Poche ore prima che l’Ucraina subisse i primi attacchi russi sul campo, quando solo gli USA avvertivano del pericolo imminente (forti dei dati provenienti da satelliti e servizi segreti), la Russia si stava preparando il campo sfruttando un massiccio cyberattacco. A snocciolare i dettagli di quanto accaduto è il Presidente Microsoft, Brad Smith.
Alcune ore prima del lancio del primo missile, spiega Smith, la Microsoft Threat Intelligence Center (MSTIC) aveva segnalato alle istituzioni ucraine il fatto che fosse in atto una intensa offensiva russa contro le infrastrutture digitali ucraine: entro tre ore dall’identificazione, le misure contenitive erano pronte sul servizio Defender e il Paese sotto attacco aveva predisposto quanto necessario sia per calmierare l’attacco che per prepararsi all’invasione.
Tutto come previsto, insomma: un cyberattacco per preparare il terreno, quindi l’avanzata e la speranza di poter camminare in un Paese disorientato e colto alla sprovvista. Ma così non è stato ed i primi ad esserne stati sorpresi sono stati proprio i militari di prima fila che hanno aperto l’offensiva.
Cyberwar in Ucraina: come tutto è iniziato
Microsoft spiega che, a differenza degli attacchi vasti e indiscriminati avvenuti negli anni passati contro l’Ucraina, in questo caso si è trattato di un modo di procedere mirato ed avanzato, qualcosa di ben preparato nel tempo e finalizzato ad ottenere specifici obiettivi di breve periodo. Non era un attacco qualunque, insomma, ma era quel tipo di attacco che l’esercito si aspettava come segnale dell’inizio dell’escalation militare.
Gli attacchi stanno continuando ancor ora, ma hanno adesso un orizzonte differente: secondo il gruppo di Redmond, oggi i russi stanno tentando di appropriarsi di informazioni personali relative alla popolazione, probabilmente per tentare di screditare il lavoro delle istituzioni agli occhi dei cittadini e minare così quella fiducia che ha reso tanto forte la resistenza ucraina contro il nemico.
Nella propria nota, Microsoft ha confermato di essere al fianco dell’Ucraina nel combattere sia i cyberattacchi che nel fermare la disinformazione. Particolari misure sono state intraprese su Bing contro RT e Sputnik (gli stessi media messi al bando dalle nazioni europee) e particolari progetti di assistenza sono stati avviati nei confronti dei dipendenti ucraini dell’azienda che stanno combattendo sul campo contro l’invasore russo.