Microsoft allunga la sua lista di accordi firmati con i produttori di dispositivi che montano i sistemi operativi di Google, costretti ad accordi di licenza per alcune tecnologie che ritiene sfruttate illecitamente attraverso l’adozione di Chrome OS e Android .
Redmond era già riuscita a stringere altri 28 accordi di licensing con oltre il 70 per cento dei produttori di dispositivi con sistemi operativi mobile di Google, tra cui Dell, Samsung, HTC e Acer, che hanno preferito pagare royalty a Microsoft per ogni dispositivo Android portato sul mercato piuttosto che affrontare un procedimento legale. Motorola Solutions, il comparto dell’azienda non acquistato da Google, ottiene così la “copertura mondiale relativa al portafoglio brevettuale di Microsoft”, in cambio di una cifra che rimane riservata.
Microsoft, dunque, rafforza la sua posizione di incasso per ogni Android che arriva sul mercato: non si tratta tuttavia dell’unica strategia con cui intende operare nel settore mobile. Venerdì 25 aprile, infatti, dopo un primo rinvio , dovrebbe completarsi la sua acquisizione di Nokia annunciata nel settembre 2013.
Brad Smith di Microsoft ha affermato che sono stati completati tutti i passi necessari all’acquisizione della divisione Dispositivi e Servizi della finlandese e che sono stati chiariti alcuni aspetti ancora in sospeso: sarà Redmond a gestire il dominio Nokia.com e le pagine sui social media collegati all’azienda.
Ottenuta dunque l’ approvazione della autorità antitrust disseminate per il mondo, l’operazione si concluderà definitivamente venerdì 25 aprile: un affare da 7,2 miliardi di dollari che rappresenta la chiave di volta della strategia di produzione di smartphone di Redmond.
Claudio Tamburrino