Tokyo (Giappone) – La Commissione per il commercio giapponese nelle scorse ore ha aperto una indagine su Microsoft Corporation e come primo atto ha coordinato una ispezione negli uffici della divisione giapponese del colosso del software.
L’indagine è dovuta all’intenzione delle autorità nipponiche di valutare se Microsoft abbia realizzato contratti di licenza per il suo sistema operativo Windows XP che possano aver svantaggiato la posizione di mercato di alcuni costruttori di computer giapponesi.
In particolare, l’inchiesta della Commissione vuole appurare se sia vero che l’azienda di Bill Gates abbia impedito ai costruttori di computer di commercializzare macchine con Windows XP allorquando non venissero rispettate certe condizioni relative alla composizione del software offerto ai clienti.
Come noto, i costruttori interessati a distribuire le proprie macchine con Windows devono firmare un accordo con il big di Redmond con cui si impegnano a pagare le licenze sul software e a mantenere la segretezza sulle informazioni relative al sistema operativo che vengono loro passate dall’azienda. Accordi che ora la Commissione vuole chiarire ritenendo che possano andare ad impattare negativamente sulla libertà di commercio.
Il Mainichi Shimbun , giornale finanziario giapponese, ricorda come nel 1998 si concluse nel nulla l’inchiesta nata dal sospetto che Microsoft avesse richiesto ai costruttori di installare anche il suo software “Word” sui PC ove venissero installati altri componenti della suite Office dell’azienda, come Excel.