Nel corso della conferenza TechEd Emea 2009 di Berlino, Microsoft ha rilasciato Exchange 2010, un grosso aggiornamento alla sua nota suite per la messaggistica e collaborazione che fa un deciso passo verso il modello software-plus-services (S+S).
Exchange 2010 fornisce agli utenti aziendali gli strumenti necessari non soltanto per creare soluzioni on premise , ossia quelle che girano direttamente sui server dell’azienda, ma anche per creare cloud e servizi web-based. Il nuovo Exchange promette anche di semplificare la migrazione da un tipo di soluzione all’altra, consentendo alle aziende di passare velocemente da soluzioni “on premise” a soluzioni “in the cloud” e viceversa.
A differenza del modello software-as-a-service (SaaS) abbracciato da rivali come Google e Salesforce.com, dove è previsto che tutti i servizi girino nella cloud e quindi sul Web, il modello S+S di Microsoft adotta un approccio ibrido: qui l’ambiente di computing non risieda interamente sul Web, ma al contrario le applicazioni in the cloud si affiaccancano e si integrano a quelle tradizionali in esecuzione sui client e sui server. In sostanza, BigM sostiene che, cloud o non cloud, di Windows ci sarà sempre bisogno.
Secondo Microsoft, il modello S+S fornisce maggiore flessibilità rispetto a quello SaaS, perché consente di scegliere dove eseguire le applicazioni lato server – nella cloud o sui sistemi locali – e quale tecnologia impiegare per la realizzazione e l’erogazione del servizio.
Microsoft sta implementando i concetti alla base di S+S nella sua imminente piattaforma di cloud computing, Windows Azure , la quale si integrerà intimamente con Exchange 2010.
Quest’ultimo introduce poi nuove funzionalità per l’archiviazione dei messaggi, clustering a livello del Database e piena integrazione con Outlook 2010 , un client che promette di semplificare ulteriormente la gestione delle email aziendali.
Exchange 2010 è disponibile esclusivamente nella versione a 64 bit, una scelta che Microsoft sta applicando a tutti i suoi software di classe enterprise, e gira su Windows Server 2008 SP2 o R2.
Presso il TechEd di Berlino Microsoft ha altresì annunciato l’acquisizione della tecnologia Teamprise di SourceGear , che consente agli sviluppatori di utilizzare il noto IDE open source Eclipse per creare applicazioni con il Visual Studio Team Foundation Server. Microsoft afferma che questo semplificherà enormemente lo sviluppo di applicazioni per Windows anche su sistemi operativi differenti dal proprio, come Unix, Linux e Mac OS X.
Alessandro Del Rosso