Redmond (USA) – L’interfaccia grafica utente (GUI) di Office 2007 non è soltanto una delle novità più vistose della nuova suite per l’ufficio, ma anche uno degli elementi in cui Microsoft ha investito più denaro. Per proteggerne la proprietà intellettuale, e farne nello stesso tempo uno standard di mercato, BigM ha scelto di offrirla agli sviluppatori sotto una licenza a costo zero .
Insieme alla voluminosa licenza di oltre 120 pagine, costituita da uno scrupoloso elenco di cose che si possono e non si possono fare, Microsoft fornisce agli sviluppatori delle linee guida per l’implementazione di Ribbon . Quest’ultimo è il nome con cui Microsoft ha battezzato la GUI di Office 2007, e che identifica anche la principale peculiarità di questa interfaccia : un pannello che ospita i bottoni e le icone, li organizza con una serie di linguette e raggruppa i comandi più rilevanti.
Il big di Redmond tiene particolarmente a che tutte le applicazioni “Office 2007 style” adottino lo stesso look and feel, ed i motivi sono comprensibili: da un lato c’è il desiderio di proteggere la propria GUI evitando il nascere di interfacce “ibride”; dall’altro la volontà di omogeneizzare il più possibile l’aspetto e la struttura grafica delle applicazioni in modo da rendere la nuova GUI altrettanto familiare, fra i consumatori, di quella delle precedenti edizioni di Office.
La familiarità dell’interfaccia è del resto uno dei fattori che più influiscono sulle scelte degli utenti : non è un caso se le principali suite per l’ufficio oggi sul mercato, incluso OpenOffice, si rifacciano in modo più o meno palese al classico look and feel di Office.
Nella licenza di Microsoft ci sono due punti di particolare interesse: il primo è che la GUI può essere implementata in applicazioni scritte per qualsiasi piattaforma , dunque anche Linux e Mac OS X; il secondo è che sono esclusi dalla licenza tutti quei software, come word processor, fogli di calcolo, client e-mail e database grafici, che “rivaleggiano in modo diretto” con gli applicativi di Office. Quest’ultima è una delle restrizioni più importanti dell’intera licenza, perché di fatto esclude dai potenziali beneficiari un buon numero di software closed e open source, inclusi OpenOffice, AbiWord ed Evolution.
“Vogliamo rendere la nostra proprietà intellettuale disponibile ad un ampio numero di partner, perché questo giova sia a Microsoft che all’ecosistema di Office”, ha commentato Takeshi Numoto, general manager di Office Client, in questa intervista . “Nello stesso tempo, desideriamo che la GUI di Office contraddistingua esclusivamente le applicazioni per la produttività al cuore della nostra suite”.
Numoto ha poi precisato che chi sviluppa add-in o estensioni per Office 2007 non necessita di stipulare quella licenza. Ai termini di licenza della GUI di Office, BetaNews.com ha dedicato questa analisi , dove fra l’altro si rispolvera anche la vecchia causa legale tra Apple e Microsoft relativa al look and feel di Windows.
Ieri Microsoft ha anche confermato che Office 2007 contiene un meccanismo di sicurezza, chiamato Reduced Functionality Mode , che riduce automaticamente le funzionalità del software se non lo si attiva entro 25 esecuzioni. Di fatto questa modalità, che impedisce di creare, modificare e salvare i documenti, permette di provare il prodotto anche a quegli utenti che non sono interessati ad acquistarlo subito.
Al contrario di Windows Vista , BigM ha poi annunciato che le aziende non saranno obbligate ad attivare Office 2007 : quest’ultimo sarà infatti distribuito nelle tradizionali versioni corporate che, per funzionare, necessitano esclusivamente di una product key valida. Per approfondire si veda questo articolo di InformationWeek.com .