Neanche il tempo di anticipare il possibile licenziamento di migliaia di dipendenti Meta che Microsoft annuncia altri tagli ai posti di lavoro in tutto il mondo. Questa volta i licenziamenti arrivano negli Stati Uniti, per la precisione negli uffici di Redmond, Bellevue e Issaquah, dove 689 lavoratori dovranno abbandonare la loro posizione.
Microsoft prosegue con i licenziamenti, che succede?
La mossa voluta dal titano di Satya Nadella non è una sorpresa, ma solo uno degli ultimi provvedimenti visti da qualche mese a questa parte. I dettagli sono stati quindi condivisi ieri, lunedì 7 marzo 2023, dal Dipartimento per la sicurezza del lavoro dello Stato di Washington, che in pochi mesi ha visto il taglio di 2.184 posti di lavoro.
In particolar modo, questo recente round di licenziamenti riguarda diversi dipartimenti, tra cui Visual Studio per Mac e Azure Edge + Platform. Stando agli ultimi report, la ragione sarebbe piuttosto semplice: dopo il boom di lavoro registrato tra 2019 e 2022, queste aree hanno visto un calo di clienti e, conseguentemente, del fatturato.
Per la stessa motivazione, l’azienda di Redmond ha licenziato diverse migliaia di dipendenti da altre aree come LinkedIn, reparto vendite di servizi cloud, Industrial Metaverse Core e AltSpaceVR, e non soltanto negli Stati Uniti.
Questo trend continuerà
È spiacevole dunque notare come lo stesso CEO di Microsoft non possa evitare di confermare queste spiacevoli necessità per l’azienda, apparentemente senza sosta. Difatti, il piano globale annunciato lo scorso gennaio dalla società prevede il licenziamento di un totale di 10.000 dipendenti circa fino alla fine del terzo trimestre dell’anno fiscale, ovvero fino al 31 marzo 2023.
Nonostante ciò, Nadella promette anche benefici particolari e pieno supporto alle persone colpite, compresa un’indennità di licenziamento superiore alla media del mercato, la copertura sanitaria continua per sei mesi e servizi di transizione professionale.