In tempo di crisi, meglio l’IA che l’uomo: costa meno e non mette mascherine. Ed è così che Microsoft, dopo aver meritevolmente salvaguardato il posto di lavoro di molti precari che operano quotidianamente presso gli uffici del gruppo in California, ha invece preferito scegliere una strategia differente in relazione alla propria redazione al servizio dei servizi Microsoft News e MSN.
Microsoft News sceglie l’IA
I licenziamenti coinvolgono decine di giornalisti e collaboratori, smagrendo così una redazione che con analisi umana e lavoro manuale componeva la selezione che fin qui ha animato le pagine dei servizi di Redmond: sarebbero 50 i posti tagliati negli USA e almeno la metà nel Regno Unito, ma a farsi notare è soprattutto la scelta strategica di optare per modalità di lavoro basate sull’IA invece che sul giornalismo anche laddove il giornalismo in sé era alla base del lavoro quotidiano del team.
Microsoft esclude però che la scelta sia legata in qualche modo all’emergenza sanitaria in corso o alla necessità di tagliare costi in conseguenza di quanto sta accadendo a livello internazionale: il taglio, insomma, sarebbe la conseguenza di una strategia di lungo periodo focalizzata sul progressivo subentro dell’IA nelle pratiche quotidiane, togliendo così lavoro alle componenti dello staff meno utili allo scopo. Con l’IA si possono selezionare fonti e contenuti, trovare immagini e ricostruire l’origine di una notizia: alla risorsa umana resta il lavoro di affinamento successivo, mantenendo dunque responsabilità sul prodotto finito, ma con un forte contributo iniziale da parte di algoritmi appositamente istruiti.
Più IA, meno HR. Forse l’emergenza sanitaria non è l’unico motivo, ma appare difficile immaginare che non possa essere stata la scintilla che ha fatto traboccare il vaso.