Milano – Dopo che diversi utenti europei si erano lamentati del comportamento erratico di Windows 8 e Windows 10 in materia di connessione alla rete (locale e remota), Microsoft ha rapidamente rilasciato una patch della patch che dovrebbe risolvere il problema. Condizionale d’obbligo visto che non ci sono voci completamente concordi sulla sua efficacia : probabilmente si tratta di valutare caso per caso quale sia il problema, ma è importante che chi è affetto dal bug provi ad applicare il pacchetto KB3206632 .
Nelle note di rilascio si cita esplicitamente CDPSVC ( Connected Devices Platform Service ), servizio che andrebbe in crash e di fatto genererebbe il malfunzionamento descritto un paio di giorni fa relativo a DHCP e DNS: in pratica il PC su cui si verifica questo disservizio diventa incapace di andare in modo automatico in rete , e solo gli utenti più esperti dovrebbero essere in grado di aggirare il problema impostanto in modo manuale la connessione. Il restart, soluzione consigliata da Microsoft, non pare aver risolto il problema: da qui il rilascio di questo nuovo fix.
La causa di questo bug non è ancora chiara: non è specificato nell’aggiornamento Microsoft e non ci sono ricostruzioni del tutto attendibili sulla sua origine, ma sta di fatto che si tratta di una faccenda davvero seccante. Chi ne è affetto, infatti, non può scaricare la patch da Windows Update : sarà costretto a chiedere a un amico di dargli una mano e attingere al catalogo dei pacchetti da installare presenti sul sito di Big M, e procedere quindi alla applicazione dell’aggiornamento in modo manuale seguendo la procedura guidata. E sperare, naturalmente, che tutto funzioni.
Qualcuno si lamenta , visto che non è la prima volta che capita che un aggiornamento di Windows 10 generi altri disservizi sul sistema operativo. Se davvero fosse confermata l’ipotesi che sia stato un pacchetto erogato e installato in modo automatico sarebbe una circostanza davvero perniciosa: l’approccio seguito da Microsoft, secondo cui si deve lasciar fare tutto ai servizi messi in piedi per garantire l’aggiornamento e l’efficienza di Windows , potrebbe rivelarsi un boomerang per l’utente finale.
Luca Annunziata