Noto in precedenza come Team Foundation Service , Visual Studio Online è la nuova offerta “cloud” di Microsoft per lo sviluppo collaborativo online. Si tratta, almeno per il momento, di un componente opzionale di Visual Studio che offre una serie di strumenti e servizi aggiuntivi all’IDE di Redmond tutti basati sulla piattaforma (e l’infrastruttura online) Windows Azure dell’azienda di Redmond.
Svelato in contemporanea con il rilascio definitivo di Visual Studio 2013 e Net 4.5.1, Visual Studio Online porta alle estreme conseguenze il concetto di SaaS (software-as-a-service) trasformando lo sviluppo di codice in un servizio gestito interamente da server remoti – e che è naturalmente possibile “offrire” all’impavido programmatore/utente per un modico prezzo di abbonamento mensile scaglionato.
Con VSO è possibile accedere a progetti software ospitati sui server di Azure con tanto di repository Git privati, servizi di test, Application Insights per l’analisi statistica del codice, e infine l’ambiente di sviluppo noto come Monaco: in quest’ultimo caso Microsoft offre la possibilità di sviluppare direttamente all’interno di un browser – su qualsiasi OS e tipo di dispositivo, ci tiene a precisare Microsoft – realizzando codice che è naturalmente pensato per scenari incentrati sull’uso dell’infrastruttura cloud di Azure.
Il costo di un abbonamento all’IDE VSO è gratuito per i primi 5 utenti nella versione base, con un prezzo iniziale “speciale” di 10 dollari al mese per ogni utente aggiuntivo. L’elenco completo dell’offerta SaaS con tanto di offerte speciali e condizioni privilegiate per i clienti MSDN è consultabile sul sito di Visual Studio .
Non fosse sufficientemente chiara la vocazione tutta nuvole e Internet del nuovo corso, Microsoft rimarca la questione stringendo una partnership con Xamarin : la società è già impegnata da anni per fornire accesso alla piattaforma dotNET sui gadget mobile basati su iOS e Android, e ora Redmond vi aggiunge le proprie iniziative di sviluppo mobile (cioè Windows Phone) con mutua soddisfazione e condivisione di opportunità, utenti e conoscenze.
Alfonso Maruccia