Microsoft non è paga dei risultati finora raggiunti nella sua campagna di spremitura delle licenze Android e da ultimo ha depositato negli Stati Uniti una denuncia nei confronti di Kyocera , produttore giapponese di dispositivi della serie Duraforce, Hydro e Brigadier, che impiegano il sistema operativo mobile sviluppato da Google.
In questo modo vorrebbe spingere all’accordo il produttore androide ed allungare così il filone d’oro delle royalty raccolte da Microsoft sui dispositivi con il sistema operativo che viene da Mountain View. In ballo – infatti – ci sono sette brevetti relativi a diverse opzioni tra cui la geolocalizzaizone e la gestione dei messaggi e Redmond ha riferito di “sperare che la questione si risolva amichevolmente”.
Microsoft, contestando altri diversi brevetti, era già riuscita a stringere più di 30 accordi di licensing con oltre il 70 per cento dei produttori di dispositivi con sistemi operativi mobile di Google , tra cui Samsung, Pegatron, HTC, Acer, Viewsonic, evitando in molti di questi casi il procedimento legale.
Tutte queste aziende erano tacciate da Microsoft di impiegare tecnologia da essa rivendicata e violata attraverso l’impiego dei sistemi operativi mobile di Google: la maggior parte dei produttori aveva dunque preferito evitare un procedimento legale, accettando di sottoscrivere gli accordi di licensing voluti da Microsoft (riconoscendole royalty per ogni terminale androide che arriva sul mercato).
Come nei casi precedenti, in questo non è stata divulgata la cifra richiesta da Microsoft per chiudere amichevolmente il contenzioso: a quanto pare tuttavia le negoziazioni non sono andate a buon fine e Kyocera è così diventata la terza produttrice Android, dopo Samsung e Motorola, ad essere trascinata in tribunale da Microsoft, che peraltro è pronta a chiedere il blocco della commercializzazione dei prodotti ritenuti in violazione della sua proprietà intellettuale .
Questo, nonostante la giapponese avesse proprio nelle settimane scorse presentato un concept di proprio dispositivo con Windows Phone: una mossa che sembrava poter avvicinare le due aziende.
Claudio Tamburrino