Stretta di mano tra Microsoft Italia e MIUR per rinnovare il Protocollo d’Intesa triennale finalizzato alla promozione delle nuove tecnologie e l’educazione alla sostenibilità negli istituti scolastici di tutto il paese.
Microsoft e MIUR: squadra che vince non si cambia
Proseguirà dunque la collaborazione avviata ormai quattro anni fa e che fino ad oggi ha consentito a oltre 100.000 tra docenti e dirigenti scolastici di partecipare a percorsi di formazione e aggiornamento sul tema. L’iniziativa ha interessato anche più di 35.000 studenti che hanno preso parte a laboratori, workshop e sessioni di training al fine di acquisire nuove competenze e skill che torneranno utili in ambito professionale.
Nella foto qui sotto Lorenzo Fioramonti (Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e Silvia Candiani (Country General Manager di Microsoft Italia) all’evento “La più grande lezione del mondo” organizzato oggi a Roma in cui sono stati discussi gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite tenendo conto di come i trend digitali possano contribuire al loro raggiungimento. Queste le parole di Candiani riportate nel comunicato giunto in redazione.
Le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo. È necessario quindi dotare gli studenti degli strumenti adeguati e consentire loro di acquisire quelle competenze che li renderanno professionisti qualificati in futuro. Non possiamo farlo da soli, il confronto con le Istituzioni è fondamentale così come sono indispensabili i docenti che hanno il compito di guidare i nostri ragazzi e aiutarli a cogliere le opportunità e i benefici generati dalla tecnologia.
Focus dunque su intelligenza artificiale, cloud e piattaforme digitali per sperimentare nuovi modelli di insegnamento e apprendimento. Chiudiamo con la dichiarazione del Ministro.
Oggi rinnoviamo un partenariato tra Microsoft e il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca che mira ad utilizzare le nuove tecnologie in una maniera responsabile ed intelligente, perché le tecnologie possono essere quell’elemento che scardina il presente e ci aiuta a migliorare il mondo.