Microsoft nel mirino antitrust UE a causa di Teams

Microsoft nel mirino antitrust UE a causa di Teams

Microsoft è nel mirino dell'Unione Europea: a breve inizierà indagine per abuso di posizione dominante a causa di Microsoft Teams.
Microsoft nel mirino antitrust UE a causa di Teams
Microsoft è nel mirino dell'Unione Europea: a breve inizierà indagine per abuso di posizione dominante a causa di Microsoft Teams.

Mentre continua la saga di Microsoft e Activision, con l’acquisizione che deve concludersi ancora a tutti gli effetti in quanto manca l’approvazione della CMA inglese, la società di Redmond a quanto pare dovrà prepararsi a una indagine dell’Antitrust UE per abuso di posizione dominante nel settore del videoconferencing. Microsoft Teams è nel mirino delle autorità europee, stando a recenti indiscrezioni pubblicate dal Financial Times e riprese dal Corriere Comunicazioni, e la prossima settimana verrà aperto un fascicolo dedicato.

Microsoft Teams nel mirino dell’UE

Questa indagine formale ha origine in realtà nel 2020, quando Slack – app di collaboration di Salesforce – ha denunciato proprio Microsoft in quanto obbliga i clienti Office a installare automaticamente Microsoft Teams all’interno dei computer. A Bruxelles le parti interessate hanno cercato di avviare delle trattative lo scorso aprile affinché l’azienda di Satya Nadella mettesse fine a questa pratica. Tuttavia, la tregua sarebbe finita con il mancato raggiungimento di un accordo.

Da un lato, infatti, Microsoft vorrebbe adempiere alle richieste europee solo sul territorio dell’Unione, mentre Bruxelles chiede di applicare questa decisione a livello globale.

Teams

Alla luce di questi ostacoli apparentemente impossibile da superare, l’Antitrust europeo procederà con l’apertura di un fascicolo e una indagine formale, approfondendo ulteriormente la questione per reperire più informazioni e  spingere il gigante statunitense a rispettare la proposta avanzata dall’Unione stessa.

A Bruxelles le intenzioni sono chiare, ma riusciranno davvero a rendere valida a livello internazionale una decisione simile? Molto probabilmente servirà un coordinamento con altre autorità Antitrust globali proprio per forzare tale soluzione, cosicché anche altri rivali nel settore delle app di videochiamate e produttività possano effettivamente sfidare il titano americano.

Fonte: CorCom
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Pubblicato il
19 lug 2023
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