Microsoft: non mangerò tutti i vostri dati

Microsoft: non mangerò tutti i vostri dati

L'azienda torna sui propri passi. Il raccoglitore di dati .NET My Services verrà gestito dalle imprese che non si fiderebbero di lasciare nelle mani di Microsoft tutti i dati generati in ambiente .NET. MS fa buon viso a cattivo gioco
L'azienda torna sui propri passi. Il raccoglitore di dati .NET My Services verrà gestito dalle imprese che non si fiderebbero di lasciare nelle mani di Microsoft tutti i dati generati in ambiente .NET. MS fa buon viso a cattivo gioco


Redmond (USA) – Microsoft ha accantonato, almeno per il momento, una delle sue più grandi ambizioni: essere l’unica depositaria dei dati raccolti attraverso .NET My Services , uno dei più importanti mattoni della sua iniziativa.NET.

Disponibile al momento solo come anteprima tecnologica , .NET My Services, prima conosciuto come Hailstorm, è una piattaforma orientata agli utenti che ha per obiettivo l’integrazione e la centralizzazione di dati e informazioni personali. Questi servizi, accessibili attraverso un’unica autenticazione, spaziano dal calendario alla lista di contatti, dall’e-mail al portafogli elettronico, dall’archivio dei documenti allo storico delle transazioni finanziarie.

L’obiettivo originale di Microsoft era quello di controllare e gestire, lei sola, tutti i dati raccolti attraverso questi servizi, trasformando di fatto .NET My Services ed il servizio di autenticazione Passport nel centro di gravità per centinaia di milioni di utenti privati e aziendali. Un obiettivo che il big di Redmond sembra oggi aver parecchio ridimensionato.

Microsoft ha infatti annunciato di aver messo da parte l’idea di accentrare sui suoi server tutti i dati di .NET My Service per “problemi di fiducia”; problemi sollevati soprattutto dal mondo aziendale che, a quanto pare, non ha accolto di buon grado l’idea che a controllare e gestire i dati dei propri dipendenti e delle proprie attività fosse una sola, gigantesca entità.

Alle perplessità del mondo enterprise si sono aggiunte, di recente, quelle dell’Electronic Privacy Information Center (EPIC) americano, che ha accusato Microsoft di voler “raccogliere informazioni personali ingiustamente e surrettiziamente ed esporre i consumatori alla diffusione, vendita o furto dei loro dati personali”.

Il big di Redmond sembra dunque costretta a rimandare ancora l’avvento di un business basato sull’affitto di servizi basati su Web ed accontentarsi di guadagnare, in modo molto più tradizionale, attraverso la vendita di software e licenze relativi alla sua nuova tecnologia.

Per il 2003 Microsoft ha infatti annunciato il rilascio di un software server che consentirà alle aziende ed ai service provider di ospitare “in casa” i servizi forniti da .NET My Service e gestirli in modo indipendente da Microsoft. Questo, secondo il colosso di Bill Gates, non eliminerà comunque il vantaggio, per gli operatori, di dar vita a federazioni di network fra loro interoperabili.

Questa decisione fa seguito all’ annuncio con cui, lo scorso anno, Microsoft espresse l’intenzione di rendere Passport interoperabile con i servizi offerti da terze parti e conforme con alcuni standard del settore, fra cui il protocollo di autenticazione Kerberos v.5.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
15 apr 2002
Link copiato negli appunti