Microsoft-Nuance: acquisizione approvata dall'UE

Microsoft-Nuance: acquisizione approvata dall'UE

Al termine dell'indagine, la Commissione europea ha dato parere favorevole all'acquisizione di Nuance Communications da parte di Microsoft.
Microsoft-Nuance: acquisizione approvata dall'UE
Al termine dell'indagine, la Commissione europea ha dato parere favorevole all'acquisizione di Nuance Communications da parte di Microsoft.

Come anticipato la scorsa settimana, in occasione dell’avvio dell’indagine da parte dell’antitrust del Regno Unito, la Commissione europea ha approvato senza condizioni l’acquisizione di Nuance Communications annunciata da Microsoft ad aprile. La transazione non rappresenta quindi un ostacolo alla concorrenza.

Microsoft-Nuance: OK dall’Europa

Dopo aver esaminato lo stato attuale del mercato, la Commissione europea ha stabilito che l’acquisizione non ridurrebbe in modo significativo la concorrenza nei settori in cui operano le due aziende: software di trascrizione, servizi cloud, servizi di comunicazione aziendale, gestione delle relazioni con i clienti, software di produttività e sistemi operativi per PC. Durante l’indagine sono stati valutati quattro aspetti.

Il primo era l’eventuale sovrapposizione orizzontale delle attività di Nuance e Microsoft. La Commissione ha rilevato che le due aziende offrono prodotti diversi tra loro, sebbene Microsoft fornisca gli Azure Cognitive Services che gli sviluppatori possono utilizzare per integrare la tecnologia di riconoscimento vocale nei loro software (come quello sviluppato da Nuance).

La Commissione ha inoltre verificato che i fornitori di servizi di trascrizione concorrenti nel settore sanitario non dipendono da Microsoft per i servizi di cloud computing e che l’acquisizione non ostacolerà la concorrenza nei mercati in cui operano le due aziende. Tra l’altro il software di trascrizione di Nuance è compatibile solo con Windows.

Infine, la Commissione ha concluso che Nuance può utilizzare le trascrizioni solo nei propri servizi, in quanto l’uso da parte di altre società e per altri scopi è vietato dalle restrizioni contrattuali e dalla legislazione sulla privacy. L’accesso a questi dati non rappresenta inoltre un vantaggio che consentirebbe a Microsoft di escludere i fornitori di software sanitari concorrenti, dato che le trascrizioni importanti sono archiviate in applicazioni di terze parti, come le cartelle cliniche elettroniche.

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Pubblicato il
21 dic 2021
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