Dopo Facebook-Giphy e NVIDIA-ARM è il turno di Microsoft-Nuance. La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito ha annunciato l’avvio di un’indagine sull’acquisizione di Nuance Communications da parte di Microsoft avvenuta ad aprile. L’autorità antitrust ipotizza una limitazione della concorrenza.
Possibile ostacolo alla concorrenza
Nuance Communications è una multinazionale del Massachusetts che sviluppa software di riconoscimento vocale e intelligenza artificiale (per chi non lo sapesse è l’azienda che ha collaborato con Apple allo sviluppo di Siri). L’investimento di Microsoft ammonta a 19,7 miliardi di dollari. Nuance offre i suoi prodotti (Dragon Ambient eXperience, Dragon Medical One, PowerScribe One e altri) a numerosi medici e al 77% degli ospedali statunitensi.
Le tecnologie di riconoscimento vocale sfruttano Azure, quindi l’integrazione con le soluzioni dell’azienda di Redmond (in particolare Microsoft Cloud for Healthcare) sarà immediata. L’accordo ha ricevuto il via libera dagli Stati Uniti e dall’Australia, mentre la Commissione europea si pronuncerà entro fine anno.
La CMA ha invece avviato la fase 1 dell’indagine che prevede innanzitutto la ricezione dei commenti da tutte le parti interessate. La scadenza è stata fissata per il 10 gennaio 2022. L’autorità antitrust del Regno Unito vuole verificare se l’acquisizione è contraria all’Enterprise Act 2002, ovvero se possa comportare una riduzione della concorrenza. Se verrà ravvisato questo rischio, la CMA avvierà un’indagine più approfondita (fase 2).