La notizia bomba arriva dal Financial Times: Microsoft ha messo su una nuova divisione dedicata all’intelligenza artificiale per la salute dei consumatori. A guidare il team ci sarà Mustafa Suleyman, co-fondatore di DeepMind, già capo dell’AI di Microsoft da marzo di quest’anno.
Ma Suleyman non è l’unico ex dipendente di Google che Microsoft si è accaparrata. Insieme a lui sono approdati a Redmond anche Dominic King, ex responsabile della divisione salute di DeepMind, che ora ricopre il ruolo di vicepresidente del nuovo team con base a Londra, e altri due veterani dell’azienda britannica: Christopher Kelly, ricercatore clinico e medico di terapia intensiva neonatale, e altri due nomi di cui non si conosce l’identità.
L’AI etica prima di tutto
Stando a quanto riportato dal Financial Times, Microsoft avrebbe identificato la salute come uno dei settori chiave per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale responsabile, con l’obiettivo di “informare, supportare e dare una marcia in più tutti” con queste tecnologie avanzate. Un impegno che fa il paio con la missione dichiarata di Suleyman di mettere l’etica al centro della ricerca sull’AI.
Per Suleyman si tratta in un certo senso di un ritorno alle origini, visto che proprio lui aveva co-fondato DeepMind nel 2010, guidandone poi il lavoro in ambito sanitario. Tuttavia, quella esperienza si era poi arenata tra le polemiche sulla privacy dei dati, legate agli accordi stretti con il servizio sanitario nazionale britannico. Ora Suleyman ha un compito sfidante e ambizioso.
La corsa all’oro dell’AI nella salute è appena iniziata
Secondo un recente sondaggio di Deloitte, il 48% degli intervistati si è rivolto a chatbot AI come ChatGPT, Gemini, Copilot e Claude per quesiti legati alla salute, dalle condizioni ai sintomi fino alla salute mentale. Una tendenza destinata a crescere, e su cui Microsoft sembra decisa a giocare d’anticipo.