L’importanza del brand Surface per il business di Microsoft è confermata dai numeri riportati nell’ultima trimestrale: la famiglia di dispositivi ha spinto le performance del comparto hardware a un +14% generando 1,18 miliardi di dollari in profitti. Non stupisce dunque che il gruppo di Redmond abbia pianificato di continuare a puntare in questa direzione. Alcuni rumor sui modelli in arrivo nel prossimo anno giungono non dalle pagine di un sito Web, ma da quelle di un libro.
Surface: le novità per il 2019-2020
Il volume “Beneath a Surface” scritto dal giornalista Brad Sams e appena pubblicato ripercorre la storia del marchio gettando uno sguardo al suo futuro. In particolare, nell’ultimo capitolo si fa riferimento a voci di corridoio provenienti da fonti non meglio precisate e che anticipano i Surface 2019. Si parla di un Surface Pro con porta USB Type-C, bordi più piccoli, angoli arrotondati e nuove colorazioni della scocca in arrivo entro la fine del prossimo anno. Nello stesso periodo dovrebbe debuttare anche un nuovo Surface Laptop con processore AMD anziché Intel.
Guardando ancora più avanti, nel 2020 toccherà all’evoluzione dell’ibrido Surface Book e a un Surface Studio con design modulare ispirato a quello di Surface Hub 2, così da semplificare l’upgrade delle componenti interne, un’ipotesi in verità già formulata anche su queste pagine.
Xbox One S, senza disco
Novità in arrivo anche per la linea di console videoludiche: sempre nel 2019 si dovrebbe assistere all’esordio di una Xbox One S priva di lettore per i supporti ottici. In altre parole, non più compatibile con i giochi su disco, ma basata esclusivamente sul download dei titoli dallo store digitale di Microsoft. Un ennesimo step verso l’era del cloud gaming, che nonostante i progetti già messi in campo ancora fatica a mostrare tutte le sue potenzialità: un giorno non molto lontano non ci sarà più bisogno di scaricare il codice, ma lo si eseguirà direttamente da server remoto e in tempo reale.
Microsoft Andromeda, un pieghevole?
Nonostante i risultati tutt’altro che positivi raccolti con le iniziative destinate al segmento smartphone, con l’ormai defunto sistema operativo Windows Mobile/Windows Phone e con la gamma Lumia, Microsoft sembra non aver del tutto abbandonato l’idea di poter dire la propria in qualità di produttore mobile. Andromeda è il nome di un presunto dispositivo con display pieghevole (nel 2019 ne vedremo parecchi), dalla diagonale ampia, forse più simile a un tablet che a uno smartphone. Il design potrebbe essere simile a quello mostrato nel render di seguito, realizzato da David Breyer.
Chiudiamo con una frase di Brad Sams presente nel libro che ben sintetizza il percorso intrapreso da Microsoft. La società, oltre a continuare a vestire i panni di protagonista nel mercato software, è andata negli ultimi anni a posizionarsi con prodotti di qualità anche nel territorio hardware.
L’azienda ha finalmente trovato la propria strada nel territorio hardware, acquisendo l’esperienza necessaria per meglio comprendere le dinamiche che portano alla realizzazione di prodotti premium, definendo un nuovo standard per il mercato PC. Sebbene ancora non abbia raggiunto il livello di ammirazione riconosciuto a Apple, non ci sono dubbi che Microsoft stia andando in questa direzione.