La collaborazione tra le due aziende è iniziata a metà 2019. Non ci sono conferme ufficiali, ma si ipotizza un investimento di Microsoft in OpenAI superiore a 13 miliardi di dollari. Sia la Commissione europea che la Competition and Markets Authority del Regno Unito hanno iniziato una prima verifica sulla partnership. Anche il Dipartimento di Giustizia e la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti potrebbero avviare un’indagine.
Microsoft-OpenAI: fusione mascherata?
A differenza di Europa e Regno Unito, le agenzie che possono avviare un’indagine antitrust negli Stati Uniti sono due: Dipartimento di Giustizia e FTC. Secondo le fonti di Politico, le due agenzie devono prima decidere chi esaminerà la questione, altrimenti ci sarà l’intervento del governo. In ogni caso sembra certo l’avvio di un procedimento formale per verificare se la collaborazione tra Microsoft e OpenAI è un’acquisizione o fusione mascherata.
OpenAI utilizza i server di Microsoft per l’addestramento dei suoi modelli di intelligenza artificiale generativa, mentre Microsoft ha integrato GPT-4 e DALL-E 3 in Copilot e altri servizi. Nonostante l’investimento miliardario, l’azienda di Redmond non esercita nessun controllo su OpenAI. Le autorità statunitensi ipotizzano però l’intervento diretto di Microsoft nella riassunzione di Sam Altman, dopo il suo licenziamento. Un posto nel nuovo consiglio di amministrazione di OpenAI è stato assegnato a Microsoft, ma senza diritto di voto.
Sia il Dipartimento di Giustizia che la FTC intendono verificare se la collaborazione tra OpenAI e Microsoft possa danneggiare la concorrenza. Le due agenzie hanno inoltre avviato una discussione su chi dovrà indagare sui vari problemi correlati all’IA generativa, come lo scraping illegale dei contenuti online per l’addestramento dei modelli.