Microsoft eviterà un’indagine formale da parte della Commissione europea sulla collaborazione con OpenAI. Secondo le fonti di Bloomberg, l’azienda di Redmond non ha nessun potere di controllo sulla società guidata da Sam Altman e quindi non è soggetta alla legge sulle acquisizioni. Non è tuttavia arrivata nessuna conferma ufficiale da Bruxelles.
Non è un’acquisizione mascherata
La Commissione europea aveva annunciato a fine gennaio l’avvio di una verifica sull’investimento di Microsoft in OpenAI (circa 13 miliardi di dollari). In base alle informazioni ricevute da Bloomberg non ci sono le condizioni per un’indagine formale.
Un portavoce della Commissione ha dichiarato che per valutare possibili problemi di concorrenza è necessario prima verificare un cambio di controllo su base duratura tra le due aziende. Nonostante l’enorme investimento, Microsoft non impone decisioni a OpenAI (che quindi mantiene la sua indipendenza). L’azienda di Redmond ha un posto nel consiglio di amministrazione, ma senza diritto di voto.
La partnership commerciale tra le due aziende prevede l’addestramento dei modelli GPT sui server Azure e la disponibilità di tali modelli tramite Azure AI Studio. Quest’ultimo servizio permette però l’accesso ad altri modelli, tra cui quelli di Mistral AI. L’azienda francese ha ricevuto un finanziamento di 15 milioni di euro da Microsoft (la Commissione europea esaminerà anche questo accordo).
Sono invece ancora in corso le indagini della FTC (Federal Trade Commission) negli Stati Uniti e della CMA (Competition and Markets Authority) nel Regno Unito.
A metà marzo, Microsoft ha annunciato la creazione di un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale con l’arrivo di due co-fondatori di Inflection AI. L’azienda di Redmond avrebbe anche sottoscritto un accordo da 650 milioni di dollari che potrebbe essere esaminato dalle autorità antitrust.
Aggiornamento (19/04/2024): secondo Reuters, la Commissione europea potrebbe comunque avviare un’indagine antitrust.