In occasione del Microsoft Inspire è stato posto l’accento sull’opportunità di trasformazione digitale per le aziende. Un’evoluzione che può ricevere una spinta grazie all’utilizzo del nuovo Microsoft 365 . Si tratta di una soluzione integrata di Office 365, Windows 10 ed Enterprise Mobility + Security pensata per porre la persona al centro facilitando la condivisione in team e migliorando la gestione del lavoro nelle aziende di qualsiasi dimensione. Nel corso della convention ovviamente non sono mancate le novità riguardanti i servizi cloud, mondo cui Microsoft sta spingendo in via prioritaria.
Della soluzione business oriented esistono due differenti declinazioni, una dedicata alle grandi aziende (Microsoft 365 Enterprise) e un’altra per le medie e piccole imprese fino a 300 collaboratori (Microsoft 365 Business). L’ambizione è alta: secondo una ricerca commissionata a Forrester Consulting l’utilizzo di questa soluzione potrebbe incrementare l’opportunità di guadagno del 50 per cento rispetto all’utilizzo della sola suite Office 365.
Per agevolare le piccole imprese, Microsoft ha previsto l’integrazione di tre nuove applicazioni gestibili facilmente da un unico business center. Si tratta di Microsoft Connections, un servizio di email marketing che offre possibilità di segmentazione e analisi dei tassi di apertura (e tutte le altre metriche utili a valutare l’efficacia della campagna), Microsoft Listings, un modo per pubblicare informazioni commerciali sui siti (e in particolare su Facebook, Google, Bing e Yelp), Microsoft Invoicing, un sistema per creare fatture professionali (tanto digitali quanto cartacee) e velocizzare i pagamenti.
In aggiunta, dietro sottoscrizione e come integrazione a Office 365 Business Premium, è possibile fruire anche di MileIQ, un’app di tracciatura sviluppata da terzi ma che si integra perfettamente con Outlook che è in grado di fornire report sugli spostamenti lavorativi. Buona parte dei nuovi servizi si trova ancora in fase di test, ma è destinata ad essere proposta alle imprese in via ufficiale entro l’estate.
Sul fronte cloud la novità principale riguarda il lancio di Azure Stack. Si tratta di un’estensione di Azure offerta in partnership con Dell EMC, HPE e Lenovo che “porta l’agilità e l’innovazione del cloud computing negli ambienti locali e apre a nuovi scenari di cloud ibridi”. Una piattaforma in grado di fornire le soluzioni cloud più adatte al tipo di business con elevata flessibilità. Ovviamente tutto condito da estrema sicurezza e scalabilità. Nel concreto viene permesso agli utenti di usare i servizi cloud di Azure integrandoli con quelli conservati in locale da Azure Stack avendo la possibilità di distribuire le stesse applicazioni basate su Azure a prescindere che siano sulla nuvola o in locale.
Sono già migliaia le aziende che hanno preso sottobraccio le proposte cloud di Microsoft, e le cui best practice possono essere scoperte sull’ apposito sito dedicato al case history . Questi nuovi servizi potenziati rappresentano un ulteriore passo in avanti sull’offerta commerciale di Redmond e saranno disponibili presumibilmente da settembre (in ritardo rispetto a quanto preventivato inizialmente, ovvero fine 2016) con costi di massima già stilati e con una formula di pay-as-you-use che dovrebbe includere lo sfruttamento di licenze per Windows Server e Server SQL. La soluzione di fornitura di Azure Stack proposta da HPE oscilla tra i 300mila e i 400mila dollari, cifre che fa intendere quale potenziale commerciale abbia il cloud specialmente quando orientato alle aziende. Per alcuni la mossa di Microsoft sarebbe volta anche a contrastare la predominanza di Amazon sulla fornitura di servizi di cloud computing (con il suo AWS ).