Microsoft ha annunciato un nuovo rilancio nella propria lotta per l’inclusione sociale, aspetto sul quale la tecnologia può e deve accelerare in qualità di possibile leva di grande vantaggio. In particolare Microsoft intende investire contro il cosiddetto “Disability Divide“, rendendo le proprie tecnologie sempre più utili per le persone con disabilità.
Microsoft contro il Disability Divide
Il gruppo ha pertanto annunciato, per voce del proprio Presidente, Brad Smith, una serie di iniziative che fin da subito produrranno automatismi in grado di colmare il gap nell’esperienza d’uso di prodotti e contenuti tramite i software di Redmond:
- L’intelligenza artificiale (AI) all’interno di Microsoft Word rileverà e convertirà gli stili del titolo per i lettori non vedenti e ipovedenti;
- Un nuovo riquadro di navigazione in Excel per supportare le persone a navigare più facilmente in un foglio di calcolo.
- Estensione dell’Immersive Reader, usato da oltre 35 milioni di persone, alle slides e note di PowerPoint.
- Su Teams, è possibile utilizzare la modalità a contrasto elevato per accedere al contenuto condiviso utilizzando PowerPoint Live mentre la modalità “Dark” nei sottotitoli in tempo reale ridurrà l’affaticamento degli occhi delle persone non udenti o ipoudenti.
- Nuove funzionalità di LinkedIn che prevedono sottotitoli automatici per le trasmissioni LinkedIn Live, sottotitoli per contenuti aziendali e modalità “dark” entro la fine dell’anno.
- Nuove modalità di controllo in background in Outlook e nelle principali app di Office permetteranno di risolvere più rapidamente eventuali problemi legati all’accessibilità dei contenuti.
A tutto ciò si aggiunge l’avvio di un nuovo fondo “che aiuterà coloro che attualmente non possono permetterselo ad utilizzare le tecnologie assistive“: un impegno su più fronti, insomma, per affermare un impegno che Microsoft professa proprio ormai da 25 anni. Oggi il focus è incentrato sul mondo del lavoro, ove grazie alla tecnologia è possibile aprire nuove importanti opportunità e dove è necessario lavorare affinché l’intera filiera (dall’HR alla formazione) possa contemplare maggiori attenzioni al tema delle disabilità.