Sarà un’integrazione naturale e morbida quella tra Yahoo! e Microsoft, le personalità delle due aziende rimarranno intatte e saranno valorizzate nella loro diversità: ad annunciarlo è Microsoft, in una comunicazione indirizzata ai propri dipendenti. Rassicurare, incoraggiare, mostrarsi fermi nel proprio intento: questo l’obiettivo del colosso di Redmond nelle settimane che seguono la sua proposta di acquisizione . Proposta da 44,6 miliardi di dollari, che Yahoo! ha per ora respinto in quanto sottostima il valore dell’azienda di almeno 9 dollari ad azione.
La determinazione con cui Microsoft si è mossa ha iniziato a spaventare i dipendenti stessi del colosso di Redmond: la lettera di Kevin Johnson, presidente della divisone piattaforme e servizi, intende rassicurarli e ribadire la determinazione di BigM e assicurare a tutti che l’acquisizione consentirà alle due aziende di giocare un ruolo fondamentale nel competere con “un player sempre più dominante sul mercato pubblicitario”, un mercato che, spiega Johnson, nel 2010 arriverà a valere 80 miliardi di dollari.
Se gli attori in competizione sul mercato della rete, se gli utenti e gli inserzionisti non potranno che godere di un panorama più stimolante e innovativo, i dipendenti non avranno di che temere , assicura il dirigente Microsoft: “Le persone sono l’aspetto più importante di questa operazione”. Non ci saranno tagli di personale : “Vogliamo i migliori talenti in questa combinazione di aziende, e lo dimostreremo ai lavoratori di Yahoo! e di Microsoft”. Johnson ammette che ci saranno sovrapposizioni di ruoli e che ci sarà personale in esubero, ma nell’azienda “non mancano le opportunità nel settore business e nel settore tecnico”, e non si troveranno difficoltà nel distribuire il personale qualificato e dotato nell’organico.
Che sarà delle personalità delle due aziende? Anche in questo caso il dirigente Microsoft non ha dubbi, ci sarà spazio per entrambe le vocazioni : oltre al fatto che Yahoo! manterrà “una significativa presenza nella Silicon Valley”, oltre al fatto che si discuterà con attenzione della distribuzione e dell’integrazione dei brand, le due aziende non saranno affatto spersonalizzate. Si troverà il modo di far convivere e di valorizzare “la cultura votata all’innovazione e l’impegno a lungo termine nell’affrontare la ricerca e sviluppo di Microsoft con la combinazione del DNA webcentrico, l’esperienza nei nuovi media e il talento per l’advertising che caratterizza Yahoo!”.
Anche dal punto di vista delle tecnologie e delle infrastrutture, BigM promette di dare prova della propria apertura: si lavorerà alacremente per costruire una piattaforma che faccia convivere le tecnologie di Yahoo!, che non fanno perno su sistemi Windows based, con quelle targate Microsoft, con un occhio di riguardo per gli utenti.
Nel frattempo vietato familiarizzare con la forza lavoro di Yahoo!: “Nessun dipendente Microsoft dovrà contattare alcun dipendente Yahoo! con l’intento di pianificare l’integrazione”. Questo il monito di Johnson, che ricorda come sia necessario “competere con Yahoo! come si è sempre fatto”. A condurre “un dialogo costruttivo con la Board di Yahoo!, con la dirigenza, con gli azionisti e con i dipendenti” penseranno i vertici di Microsoft. “Ci aspettiamo che l’operazione si concluda nella seconda metà del 2008 – ha annunciato il dirigente di BigM – sempre che Yahoo! accetti di procedere con la transazione”.
Oltre a Microsoft, che rassicura i propri dipendenti senza rinunciare a lanciare a Yahoo! un segnale della propria determinazione a procedere, sono in molti ad assediare l’azienda di Sunnyvale, trincerata nella propria ferma opposizione ad un accordo.
Ad aggiungersi al coro di coloro che premono per la capitolazione di Yahoo!, ci sono due fondi pensione di Detroit: poliziotti, pompieri e dipendenti pubblici, lamentano nella denuncia, sono stati traditi da Yahoo! e dalla sua Board, irresponsabile nei confronti degli azionisti nell’ostacolare l’OPA di Microsoft.
L’ostruzionismo di Yahoo!, accusano gli avvocati, è di natura “emozionale”, è originato da una “personale indisposizione nei confronti di Microsoft”, e va a scapito degli azionisti. È dannoso così come sono dannose le indiscrezioni che si sono diffuse riguardo alla negoziazione di accordi tra Yahoo! e terze parti: sono una strategia autodistruttiva, dicono i legali delle compagnie di previdenza integrativa. Lo spazio per la negoziazione c’è e Yahoo! dovrebbe sfruttarlo. In caso contrario, che la class action abbia inizio.
Gaia Bottà