Una lettera d’avvertimento al CEO di Microsoft Steve Ballmer, ad annunciare l’apertura di un’inchiesta europea sulle recenti modifiche apportate da BigM alle sue policy in materia di privacy e trattamento dei dati personali . I vertici dell’Unione Europea – con la collaborazione del gruppo di controllo Article 29 Working Party – indagheranno sulla possibile violazione delle leggi comunitarie nelle nuove condizioni dettate dal gigante di Redmond.
Entrato in vigore nello scorso 19 ottobre, il nuovo pacchetto di regole ha coinvolto i principali servizi digitali offerti dall’azienda statunitense, dalla posta elettronica Hotmail al motore di ricerca Bing. Il caricamento di contenuti da parte degli utenti autorizzerebbe le attività di archiviazione, modifica e distribuzione verso soggetti terzi, per “proteggere e migliorare i prodotti e i servizi di Microsoft” .
Il dettaglio non è passato inosservato, con le autorità europee pronte a rivedere le nuove policy per la tutela degli utenti nel Vecchio Continente. Nella missiva inviata da Jacob Kohnstamm – attualmente a capo del gruppo Article 29 Working Party – la grande popolarità dei servizi offerti da Microsoft rischierebbe di coinvolgere milioni di netizen nell’Unione Europea, intaccando diritti fondamentali come quello alla riservatezza .
Molto simile a quella avviata sulle policy ristrette di Google, l’indagine europea non sembra troppo preoccupare la Grande M. In un breve comunicato di risposta, il portavoce di Microsoft a Bruxelles Robin Koch ha sottolineato come le policy interne non siano cambiate di una virgola con il nuovo service agreement . “Siamo fiduciosi del fatto che troveranno immutato il nostro impegno nella tutela della privacy”, ha concluso Koch.
Mauro Vecchio