Microsoft ha comunicato i dati relativi al primo trimestre fiscale del 2022 (fino al 30 settembre 2021). Come già accaduto nei trimestri precedenti, l’incremento di entrate e profitti deriva maggiormente dal cloud. I tre segmenti di business hanno registrato aumenti significativi rispetto all’anno precedente. L’unica nota dolente è rappresentata dalla linea Surface.
Microsoft vola sul cloud
I risultati finanziari evidenziano entrate per 45,3 miliardi di dollari (+22%) e profitti netti per 20,5 miliardi di dollari (+48%). Il bilancio di Microsoft è suddiviso in tre segmenti principali: Productivity and Business Processes, Intelligent Cloud e More Personal Computing. Il primo include diversi prodotti cloud, tra cui Office/Microsoft 365 e Dynamics, oltre a LinkedIn. Le entrate ammontano a 15 miliardi di dollari (+22%). Il numero di abbonati a Microsoft 365 è arrivato a 54,1 milioni.
L’incremento maggiore è stato registrato per il business Intelligent Cloud (+31%), grazie soprattutto ad Azure. Il business More Personal Computing include tutti i prodotti consumer e i servizi correlati. Nella trimestrale non ci sono ovviamente i dati di Windows 11, quindi le percentuali positive (+10% e +12%) sono merito delle licenze OEM e commerciali di Windows 10. Negativo invece il dato relativo alla linea Surface (-17%), nonostante il lancio dei Surface Laptop 4 e Surface Pro 7 Plus.
Microsoft ha sottolineato le difficoltà di approvvigionamento dei componenti che impediscono di soddisfare la domanda di PC e notebook. Ciò ha avuto quindi conseguenze sulla vendita delle licenze e dei Surface. Per questi ultimi si prevede un ulteriore dato negativo nel prossimo trimestre. La carenza di chip potrebbe anche impattare sulle vendite delle Xbox.