Microsoft ha mostrato nel corso di una conferenza ad Austin, Texas, un sistema di realtà aumentata che permette agli utenti di collaborare a tavolino anche se fisicamente distanti tra loro.
Si chiama MirageTable e ad una prima occhiata sembra un tavolo con una parte che curva fino a diventare verticale rispetto all’utente: questa forma permette di creare un sistema di comunicazione onnicomprensivo attraverso cui i due interlocutori possono, grazie alla tecnologia di digitalizzazione e proiezione 3D, scambiarsi oggetti con cui interagire senza guanti particolari.
Tecnicamente si tratta di uno schermo curvo, un proiettore stereoscopico ed un rilevatore di profondità derivato da quello di Kinect che creano un singolo ambiente per comunicare e offrire un’esperienza di condivisione di immagini 3D.
Si tratta di un progetto ancora nella fase di test, non del tutto completo, per certi versi ancora lontano da un’idea da fantascienza che possa effettivamente trovare spazio nella vita di tutti i giorni, soprattutto perché non manca di avere difetti soprattutto per quanto riguarda la riproduzione 3D degli oggetti ripresi.
La novità offerta da Microsoft con MirageTable, tuttavia, è legata sopratutto all’interazione tra queste diverse tecnologie all’interno di un unico sistema che rappresenta dunque una postazione unica di comunicazione che ha bisogno di occhiali 3D, ma non di guanti appositi per l’interazione con le proiezioni 3D degli oggetti che possono essere mossi, duplicati e manipolati.
Claudio Tamburrino