Redmond (USA) – Dopo aver concluso i lavori riguardanti Windows XP , Microsoft ha potuto finalmente mettere la parola fine anche alla fase di testing di Internet Explorer 6: da ieri è infatti possibile scaricare il nuovo browserone, per il momento solo in lingua inglese, da qui .
Questa versione stand alone di IE6, che porta il numero di build 6.0.2600, ha le stesse funzionalità e caratteristiche di quella integrata in Windows XP e può essere installata su Windows 98, Windows Millennium, Windows NT (con Service Pack 6a o superiore) e Windows 2000. Come previsto, dunque, IE6 non potrà essere installato su Windows 95, un prodotto per il quale Microsoft non offre più il supporto.
IE6 è il successore di IE5.5 e, rispetto a quest’ultimo, presenta diverse migliorie, che esporremo più avanti, e qualche novità che ha sollevato non poche polemiche.
Come si era preannunciato , infatti, IE6 non supporterà né Java né i plug-in in stile Netscape, con la conseguenza che, finché non installeranno una patch dal sito di Microsoft, gli utenti non potranno visualizzare correttamente pagine Web contenenti applet Java, e gli sviluppatori dovranno riprogettare i loro add-in al browserone di Microsoft onde evitare che questi, sotto IE6, cessino di funzionare (come è successo al noto player QuickTime).
La decisione di Microsoft di non supportare Java in IE6 è ormai nota: dopo una sentenza che ha condannato Microsoft per aver reso la propria Java Virtual Machine (JVM) – il motore software che rende possibile l’esecuzione “al volo” di codice Java – parzialmente incompatibile con lo standard creato da Sun, Microsoft ha deciso di allontanarsi da questo linguaggio e proporre una propria alternativa: C#.
Subito a ridosso della risoluzione della causa legale con Sun, che era costata a Microsoft 20 milioni di dollari e che la costringe ad utilizzare solo vecchie versioni della JVM, la casa di Redmond aveva avviato un progetto, lo Java User Migration Path to Microsoft (JUMP), con cui intende aiutare gli sviluppatori Java a transitare, con il minimo sforzo, verso la piattaforma.NET.
Nonostante IE6 non integri il supporto a Java, Microsoft offre comunque la possibilità ai propri utenti di scaricare una patch che installa nel sistema una vecchia versione della propria JVM per consentire la visualizzazione di pagine Web che utilizzano Java: questa possibilità viene offerta in automatico la prima volta che il browser si imbatte in una pagina Java. Pare che questa procedura non sia necessaria nel caso in cui l’utente aggiorni una precedente versione di IE.
C’è da dire che Microsoft ha concesso ai produttori di PC di integrare, nelle preinstallazioni di Windows XP, una JVM a loro scelta. E proprio nel tentativo di fornire agli OEM il proprio motore Java, negli scorsi giorni Sun ha “galoppato” parecchio per riuscire a sviluppare una JVM che non solo fosse compatibile con il nuovo sistema di plug-in offerto da IE6, ma che offrisse anche prestazioni più brillanti rispetto alla controparte Microsoft (vecchia addirittura di quattro anni…).
L’eliminazione da IE6 del supporto ai plug-in inventati da Netscape ha motivazioni molto simili a quelle che hanno spinto il big di Redmond a bypassare Java: in questo caso, infatti, il gigante del software intende incoraggiare la propria tecnologia ActiveX, a suo dire più sicura dei plug-in in stile Netscape. Come un portavoce di Microsoft aveva sostenuto che “i programmi Java rappresentano una gran quantità di codice di cui la stragrande maggioranza degli utenti non ha bisogno”, l’azienda è ora convinta che i plug-in in stile Netscape sono ormai da reputarsi una tecnologia vecchia ed un’inutile peso per le nuove versioni di IE.
Sul sito di Microsoft si legge a tal proposito:
“Se volete continuare ad utilizzare i plug-in in stile Netscape esistenti dovrete:
– Contattare il produttore del vostro plug-in e domandargli se ha una versione del componente costruita con la tecnologia ActiveX.
– Riscrivere i plug-in in stile Netscape esistenti usando ActiveX”.
A parere di molti di coloro che hanno già provato il prodotto, IE6 è più stabile, affidabile e veloce dei suoi predecessori. Leggendo alcuni commenti in giro per la Rete, sembra che a colpire maggiormente gli utenti delle precedenti versioni del browser sia proprio il percepibile incremento di velocità con cui le pagine vengono scaricate e visualizzate.
Dal lato della stabilità, Microsoft fa ora affidamento anche su di un nuovo strumento, chiamato Explorer Error Reporting Tool, in grado di attivarsi automaticamente all’insorgere di un errore e inviare a Microsoft i dati che metteranno in grado i suoi sviluppatori di risolvere il problema nelle future release del browser.
Una delle nuove funzionalità del browser di cui forse si è più a lungo discusso è il supporto allo standard Platform for Privacy Preferences (P3P), di cui si è estesamente parlato anche su queste pagine. Aderendo allo standard promosso da alcuni anni dal World Wide Web Consortium (W3C), IE6 offre all’utente la possibilità di controllare come le proprie informazioni personali siano utilizzate dai siti Web che si visitano, impedendo, o cercando di impedire, che questi possano costituire un pericolo per la propria sicurezza e privacy.
Il supporto della piattaforma P3P da parte del nuovo browser Microsoft ha però già sollevato le critiche di molte aziende di pubblicità on-line: i nuovi livelli di sicurezza impostati di default, infatti, sembra bloccare buona parte dei cookie spesso utilizzati dagli advertiser per conteggiare e tenere traccia delle impression generate dagli utenti sui banner pubblicitari.
Oltre allo standard P3P, IE6 estende o migliora il supporto ad altre tecnologie del Web come DOM (Document Object Model ), CSS (Cascading Style Sheets ), DHTML e alle nuove specifiche 2.0 di SMIL, un linguaggio di markup basato sullo standard XML e progettato per controllare presentazioni multimediali anche molto complesse. Microsoft afferma che IE6 consente di supportare questi standard “assicurando che le pagine vengano visualizzate rapidamente, coerentemente e senza errori o crash nel browser”.
IE6 offre diverse nuove funzioni legate alle immagini. Quando con il mouse si passa sopra ad una figura, comparirà una piccola barra dalla quale sarà possibile salvare l’immagine, stamparla oppure inviarla ad un indirizzo e-mail. Ma la funzione più interessante è l’Auto Image Resize, un meccanismo grazie al quale IE6 ridimensiona automaticamente un’immagine quando questa non può essere contenuta interamente all’interno dell’attuale finestra del browser.
Fra le varie barre offerte dal nuovo IE6 si trova la Media Bar, un’interfaccia da cui è possibile accedere a vari contenuti multimediali presenti sul Web direttamente dal browser. Simile a quanto già offerto dal Windows Media Player 7 e 8, la Media Bar consente all’utente di riprodurre musica, video e filmati in streaming on-line dall’interno della finestra del browser attraverso un player ai minimi termini che si appoggia sul Windows Media Player.
Come si era annunciato, IE6 manca degli Smart Tags, una funzionalità che nel recente passato ha sollevato un gran vespaio ma che Microsoft conta di reintrodurre non appena le acque si saranno calmate.
L’interfaccia grafica di IE6, più sobria ed esteticamente gradevole di quella del suo predecessore, si “mimetizza” con il look and feel di Windows XP, mostrando bottoni stilizzati, menù con un maggior numero di colori di fondo ed altri piccoli ritocchi a box di dialogo, toolbar e scroll bar.
A far compagnia a IE6 si trova un vecchio compagno d’avventura, Outlook Express, qui giunto alla versione 6. Le novità del nuovo client di posta elettronica sono legate soprattutto ad alcune funzioni di sicurezza tese a contrastare la facile diffusione dei famigerati virus worm.
Per aiutare gli amministratori di sistema ad installare e configurare IE6 all’interno di una rete, Microsoft ha rilasciato l’ Internet Explorer Administration Kit (IEAK) 6, uno strumento con il quale ogni utente sarà in grado di personalizzare le installazioni e stabilire le politiche di sicurezza.