Microsoft guadagna dalle tecnologie impiegate su terminali Android, e questo non rappresenta una novità: con la pubblicazione delle carte legali relative all’ultimo scontro con Samsung emerge però con ancora più chiarezza l’entità delle somme che Redmond incassa dagli accordi legati alle licenze brevettuali strappati ai produttori di dispositivi.
Il caso in questione è stato aperto questa estate , quando Microsoft aveva denunciato la coreana presso la corte distrettuale di New York per violazione di alcune licenze legate all’utilizzo di Android . Il caso è incentrato su un accordo di licenza stipulato tra Samsung e Microsoft nel 2011 e i documenti processuali permettono ora di sapere che questo accordo solo per il 2013 vale 1.041.642.161 e 25 centesimi di dollari, cioè 3,41 dollari per ogni dispositivo Samsung arrivato sul mercato .
Per i ritardi nei pagamenti conseguenti alla disputa, poi, secondo l’accusa Samsung dovrebbe versare circa 6,9 milioni di dollari di interessi .
Dal momento che per Microsoft si tratta di cifre che renderebbero Android più remunerativo di Skype, Windows Phone ed Xbox, non sorprende che Redmond non abbia alcuna intensione di mollare l’osso.
Secondo Redmond l’accordo originale non coprirebbe Nokia, che sarebbe libera di raccogliere royalty da Samsung, mentre quest’ultima non potrebbe pretendere alcunché dalla produzione dei dispositivi legati a Nokia; secondo la coreana, invece, l’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft inficerebbe tale accordo, che sarebbe dunque da ridiscutere. Lo scontro si innesta nel quadro generale degli attriti tra Microsoft e i produttori che montano Android sui propri device .
In forza degli stessi brevetti Microsoft ha spinto i produttori di oltre il 70 per cento dei dispositivi con sistemi operativi mobile di Google a sottoscrivere accordi di licensing: oltre a Samsung a diventare licenziatari di Redmond sono stati Pegatron, HTC, Acer, Dell e Viewsonic.
A tutte queste aziende Microsoft contestava l’impiego di tecnologie da essa rivendicate attraverso i sistemi operativi sviluppati da Mountain View e tutte, pur di evitare un procedimento legale, hanno accettato di sottoscrivere gli accordi di licensing proposti da Redmond: i termini rimangono riservati, ma le carte del processo Samsung-Microsoft sembrano ora inquadrare abbastanza precisamente le cifre dovute dai produttori per ogni device immesso sul mercato, andando a rdimensionare di poco le indiscrezioni circolate finora, che stimavano un costo per dispositivo pari a circa 4 dollari.
Claudio Tamburrino