Un touch screen molto più “fisico”: un display aptico dalla forma adattabile che, all’occorrenza, possa restituire la giusta sensazione sotto i polpastrelli, simulando la resistenza, il rilievo e il “grip” di una tastiera “vera”. È questa la nuova ambiziosa idea che Microsoft ha appena messo sotto brevetto . Un diverso tipo d’interfaccia che potrebbe aiutare anche gli amanti dei videogame tascabili, in astinenza da joypad.
Qualcosa del genere si era già visto in passato, nel campo del feedback vibro-tattile, ma sembra che il colosso di Redmond abbia variato quanto basta per differenziarsi dai rivali e ottenere la certificazione. Il nuovo approccio, denominato “light-induced shape-memory polymer” sfrutta le onde ultraviolette per modificare la consistenza del pannello touch e generare avvallamenti o rilievi, su richiesta.
In pratica, i raggi UV giocano con differenti lunghezze d’onda per modificare, realmente, le molecole del materiale (polimeri a memoria di forma) posizionato direttamente sopra i pixel del display. Il cambiamento di densità permette di creare zone più o meno morbide, delimitare confini o disegnare “forme” dalla sporgenza variabile. In questo modo sarà possibile far spuntare dal nulla una tastiera meno “scivolosa” o una croce direzionale, dedicata alle sessioni di gioco più precise.
Il ricercatore Microsoft Erez Kikin-Gil rivela che i primi test sul campo saranno dedicati a pannelli di dimensioni impegnative, come quello del tavolo multi-touch Surface. In futuro, Microsoft potrebbe decidere di adottare questa tecnica anche per far materializzare delle texture in rilievo sopra gli schermi touch di smartphone, tablet e palmari.
Roberto Pulito