Si sta aprendo un “piccolo spazio pubblicità” sugli smartphone degli utenti dei servizi Microsoft : martedì scorso l’azienda di Redmond ha cominciato ad inoculare piccoli banner nelle schermate di Windows Live Messenger e Windows Live Hotmail, entrando così nel mondo del mobile advertising .
Le mini-réclame targate MS si materializzano sui display degli utenti di USA, Regno Unito, Francia e Spagna. Il servizio è simile a quello annunciato il mese scorso da Google , che ha offerto agli inserzionisti AdWords la possibilità di visualizzare banner grafici anziché pubblicità testuali. E, come ricorda PC World , nel business ci sono già aziende come Yahoo , AdMob e Third Screen (controllata da AOL).
Microsoft ha aggiunto inoltre di avere intenzione di partire, su Live Search Mobile, con il keyword advertising (cioè la pubblicità pay-per-click mirata , ossia collegata alle ricerche effettuate), già disponibile negli USA in versione beta-test. Ad oggi sono 49 i mercati in cui è possibile utilizzare Windows Live for Mobile , che rende accessibile da telefono cellulare servizi come Hotmail, Messenger e Spaces.
Come le altre Internet company, Microsoft prevede buone opportunità di profitto dal mercato della pubblicità mobile, attualmente ancora sottodimensionato rispetto al potenziale bacino rappresentato dal numero di telefoni cellulari esistenti in tutto il mondo: “Il mercato della telefonia mobile è una straordinaria opportunità per il futuro” afferma Robbie Bach, presidente della divisione Entertainment and Devices di Microsoft, che sottolinea come solamente 150 milioni dei telefonini che si prevede siano venduti in quest’anno – su un totale di un miliardo – saranno abilitati a questo tipo di pubblicità. La cifra, secondo le stime degli analisti, dovrebbe triplicare nel giro di pochi anni, portando a 400/500 milioni il numero di telefoni che le aziende potranno “bombardare” di messaggi pubblicitari multimediali.
La réclame invaderà il mondo della telefonia mobile? È possibile, ma molti utenti saranno disposti a sorbirsela – magari in modica quantità – solo come contropartita all’erogazione gratuita di qualche servizio, come traffico telefonico o connettività.
Dario Bonacina