Dopo aver ottenuto il via libera negli Stati Uniti, la proposta di acquisizione di Skype da parte di Microsoft ottiene anche il disco verde dalle autorità antitrust europee .
Per sfatare i possibili dubbi sull’operazione da 8,5 miliardi di dollari, Microsoft aveva provveduto a garantire il supporto per i client Skype disponibili su piattaforme diverse da Windows. Tuttavia, contro l’acquisizione si era mossa l’azienda italiana specializzata in VoIP Messagenet che si è rivolta alle autorità di Bruxelles puntando il dito contro la distribuzione del client Skype insieme al sistema operativo Windows .
Bruxelles, tuttavia, ha ritenuto che non ci sia, in quella che sembra una situazione peraltro paragonabile a quella che l’ha portata in passato a condannare Microsoft per la distribuzione di Internet Explorer con Windows, rischio di abuso di posizioni dominanti.
Secondo le autorità , infatti, l’operazione, che andrà ad interessare prodotti Microsoft come Messenger, Xbox Live e Outlook, si svolge in settori in cui sono attivi numerosi altri operatori (tra cui Google) per cui non c’è il rischio di creare un abuso di mercato.
L’acquisizione deve ancora passare al vaglio di altre autorità antitrust nazionali tra cui quelle della Russia, dell’Ucraina, della Serbia e di Taiwan.
Claudio Tamburrino