Con la crisi sanitaria che è purtroppo tornata nuovamente a farsi sentire in tutto il mondo, anche l’industria hi-tech si sta organizzando di conseguenza, facendo leva sempre più sulle modalità di collaborazione in smart working. È di questi giorni la notizia relativa a una nuova direttiva interna di Microsoft: il personale non sarà obbligato al ritorno in ufficio almeno fino al luglio 2021.
Microsoft sposta in là il rientro in ufficio
La tempistica fissata in estate prevedeva invece un rientro nel gennaio del prossimo anno. Una decisione in linea con quanto anticipato nelle scorse settimane dalle indiscrezioni su quella che è stata battezzata “visione Hybrid Workplace”: salvo esigenze particolari i dipendenti potranno lavorare da casa fino alla prossima estate o comunque finché non si aprirà quella che viene definita Fase 6 ovvero quando COVID-19 sarà solo un brutto lontano ricordo o comunque sotto controllo. Riportiamo di seguito un estratto in forma tradotta della lettere firmata da Kurt Delbene, (Executive Vice President, Corporate Strategy, Core Services Engineering and Operations).
Il ritorno al luogo di lavoro rimarrà opzionale almeno fino alla Fase 6. Questa fase si aprirà nel momento in cui COVID-19 non costituirà più un onere significativo per un paese o una regione e quando le restrizioni riguardanti salute e sicurezza per i luoghi di lavoro verranno rimosse.
Al momento tutti gli stati USA si trovano nella cosiddetta Fase 3 a eccezione di California, Oregon, Nevada, Utah e Colorado fermi alla Fase 2.
Ricordiamo infine che luglio 2021 è anche la finestra temporale indicata da Microsoft per ricominciare a organizzare eventi in presenza: fino ad allora tutti gli appuntamenti e tutte le conferenze andranno in scena con una formula esclusivamente digitale e online.