Non è mai riuscito ad affermarsi presso i netizen, non ha mai potuto cavalcare le dinamiche di rete per infittire le relazioni di cui si nutrono le community: So.cl, il social network lanciato da Microsoft Research FUSE Labs nel 2012, verrà a breve chiuso.
Redmond aveva puntato sugli studenti statunitensi per la prima sperimentazione del proprio social network: auspicava di trattenerli nelle maglie della propria rete con una serie di funzioni dedicate alla condivisione di immagini e video e alla fruizione collettiva, affiancandovi una soluzione di ricerca basata su Bing. La versione beta era stata messa a diposizione nella primavera del 2012, sempre orientata al mondo studentesco: la piattaforma, oltre a costituire una soluzione per alimentare le relazioni sociali e la comunicazione, era pensata come uno strumento a favore della vita e delle incombenze studentesche, uno strumento a cui i giovani stessi avrebbero dovuto trovare una funzione nell’ambito della loro quotidianità scolastica.
Aperta al pubblico nel dicembre dello stesso anno, So.cl sembrava aver perso almeno parzialmente la connotazione studentesca, per incentrarsi sulla raccolta e l’ostensione dei contenuti organizzati per argomenti , senza però ambire a sostituirsi ai social network più affermati: con l’autenticazione mediata da Facebook, e la possibilità di condividere sui principali social network, si trattava di una sorta di Pinterest arricchito da strumenti per assemblare contenuti e goderne in compagnia.
Nonostante il rilascio delle relative app mobile per Windows Phone, Android e iOS nel 2014, le operazioni di sviluppo sono progressivamente rallentate, fino all’ annuncio diramato in queste ore dai FUSE Labs: definito un “meraviglioso canale per manifestare la creatività”, nel contesto di una community orientata a “condividere e imparare insieme”, So.cl chiuderà il prossimo 15 marzo . Per Microsoft ha rappresentato un’occasione per “trarre lezioni di valore inestimabile riguardo a come creare e mantenere una community e riguardo a come proporre nuove soluzioni per creare, condividere e raccogliere il materiale digitale che amiamo”.
Nessun riferimento, nel comunicato ufficiale, alla destinazione della creatività manifestata negli anni dagli utenti di So.cl e agli strumenti per esportare ciò che è stato caricato sui server dedicati al servizio.
Gaia Bottà