Oggi Microsoft celebra una ricorrenza di fronte alla quale siamo tutti chiamati a toglierci il cappello in segno di riverenza: il Solitario compie 30 anni. Molto più di un semplice gioco, uno step importante nel percorso evolutivo di Windows. Bizzarra la storia di questo software a cui ancora oggi si fa riferimento come esempio perfetto per indicare un passatempo in compagnia del quale trascorrere qualche minuto in pieno relax (ma concentrandosi) di fronte al monitor.
30 anni di Solitario, un pezzo di storia
A svilupparlo fu Wes Cherry, uno stagista che per la propria intuizione non ricevette mai alcuna royalty, con l’obiettivo non di intrattenere almeno due generazioni di utenti, ma di creare una utility ad hoc per aiutare le persone a prendere confidenza con una periferica di puntamento allora non troppo diffusa: il mouse. Una volta pronto il gioco non suscitò l’entusiasmo del gruppo di Redmond, con Bill Gates in prima persona che arrivò a lamentare una difficoltà eccessiva nel portare a termine le partite.
Lo sviluppo della prima versione arrivò a completamento nel 1989 con l’esordio l’anno successivo come parte integrante di Windows 3.0. Attualmente è tradotto in 65 lingue e giocato in oltre 200 territori di tutto il mondo. È possibile scaricare gratuitamente la Solitaire Collection su Windows, Android, iOS oppure giocarla online all’interno del browser.
Lo scorso anno il Solitario di Microsoft è entrato nella Video Game Hall of Fame della Strong Museum of Play, riconoscimento riservato solo ai mostri sacri della storia videoludica, al fianco di produzioni che hanno lasciato il segno come Super Mario Kart, Mortal Kombat e Colossal Cave Adventure.