Dopo una lunga trattativa, Microsoft ha convinto Sony con la sottoscrizione dell’accordo che prevede la disponibilità di Call of Duty su PlayStation per 10 anni. Termina quindi lo scontro iniziato tra le due aziende quando Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Activision Blizzard. L’intesa potrebbe avere conseguenze positive sulla decisione finale della CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito.
Call of Duty rimane su PlayStation
La comunicazione ufficiale è arrivata da Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming. Due minuti dopo è arrivata anche la conferma di Brad Smith, Presidente di Microsoft. Entrambi sottolineano che i giochi di Activision Blizzard saranno accessibili su tutte le principali piattaforme (un simile accordo è stato sottoscritto con Nintendo), una promessa fatta dall’azienda di Redmond fin dall’annuncio dell’acquisizione.
We are pleased to announce that Microsoft and @PlayStation have signed a binding agreement to keep Call of Duty on PlayStation following the acquisition of Activision Blizzard. We look forward to a future where players globally have more choice to play their favorite games.
— Phil Spencer (@XboxP3) July 16, 2023
A fine 2022, Sony aveva rifiutato l’accordo proposto da Microsoft. L’azienda giapponese ha inviato diversi documenti alle varie autorità antitrust per evidenziare i possibili pericoli per la concorrenza, tra cui il “sabotaggio” della versione di Call of Duty per PlayStation (riduzione della qualità grafica o del numero di funzionalità e l’inserimento di bug).
Microsoft ha sempre affermato di non ottenere nessun vantaggio dal comportamento ipotizzato da Sony. Anzi causerebbe una diminuzione dei profitti, la maggioranza dei quali deriva dalla vendita dei giochi, non delle console.
Mentre lo scontro con la FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti è praticamente finito, l’attenzione si sposta sulla CMA del Regno Unito. Domani il Competition Appeal Tribunal deciderà se accettare o meno la sospensione dello scontro legale chiesto dalle parti. L’autorità antitrust (che ha posticipato la decisione finale al 29 agosto) e Microsoft potrebbero trovare un accordo, ma non è ancora esclusa una nuova indagine.
L’acquisizione dovrebbe essere completata entro il 18 luglio. In assenza di una rinegoziazione della scadenza, Microsoft dovrà versare nelle casse di Activision Blizzard una penale di 3 miliardi di dollari.
Aggiornamento (17/07/2023): l’accordo originale, rifiutato da Sony, prevedeva la disponibilità di tutti i giochi Activision sulla PlayStation fino al 31 dicembre 2027. Il nuovo accordo è limitato solo a Call of Duty.