La corporation di Redmond annuncia i piani per il futuro prossimo di SQL Server, sistema di database relazionale che verrà presto rilasciato nella versione 2016. Tra le novità più significative ci sarà una release per sistemi operativi basati su Linux, fatto per certi versi sorprendente ma non privo di potenziale sul fronte del business in ambito open source.
D’altronde, ora che Satya Nadella ha rifocalizzato gli interessi aziendali su cloud, mobile, app e servizi ad abbonamento Internet-dipendenti, in quel di Redmond Linux non viene più considerato un “cancro”, come sosteneva Steve Ballmer, ma un’opportunità per espandere gli affari.
So… is Linux not a cancer now? Ìm confused.:)
– Paul Thurrott (@thurrott) 7 marzo 2016
La versione Linux di SQL Server 2016 arriverà nel 2017, una release posticipata rispetto a quella per sistemi Windows in distribuzione entro la fine di quest’anno, e offrirà le stesse novità, inclusive di supporto alla cifratura dei dati in ogni istanza, database gestiti in memoria con un aumento di performance compreso fra 30 e 100 volte, app per i dipendenti su iOS, Android e Windows Phone, strumenti analitici avanzati e funzionalità cloud che stanno bene su tutto.
La variante Linux SQL Server 2016 offrirà “ancora più flessibilità” ai clienti nella gestione dei dati, sostiene Microsoft, per non parlare del fatto che garantirà a Redmond una nuova opportunità per “catturare” clienti che da sempre usano OS open source (in ambienti virtualizzati o su hardware reale) ma potrebbero essere interessati a una soluzione alternativa sul fronte dei database. Un prodotto basato su un linguaggio comune come SQL rappresenta in tal senso il grimaldello più efficace che la corporation potrebbe avere a propria disposizione.
Alfonso Maruccia