Di Microsoft Surface si è parlato molto , ma ora c’è una novità piuttosto interessante: con il Software Development Kit , grazie al quale si apre un mondo di nuove possibilità , si è vista una flessibilità inaspettata, un funzionamento fluido e scorrevole, che farà venire “l’acquolina in bocca” a chi aspetta Surface con il fiato sospeso. Anche facile da programmare, a quanto si vede.
Il primo esempio d’impiego è un applicativo per la manipolazione delle foto . A giudicare dalla velocità con cui viene programmato (vedi video in fondo), sembra piuttosto facile da impostare. Il risultato? Manipolazione delle foto sul “tavolo” di Surface, con un feedback misurato e calibrato in modo da dare la sensazione di spostare delle foto reali, di carta, che mosse dalla mano “planano” sul minuscolo strato d’aria tra il cartoncino e il ripiano, fino a fermarsi per attrito.
È stato poi realizzato un applicativo di visualizzazione foto basato sul geotagging , un metodo per collocare una foto esattamente nel punto in cui si troverebbe nel panorama vero, preso da un servizio di ripresa del pianeta come ad esempio Google Earth . Una realizzazione non del tutto nuova – già avevano progettato qualcosa di simile sia l’Università della California che la stessa Microsoft – ma che, “inquadrata” nell’ambiente Surface, offre tutt’altra resa e vi si integra alla perfezione.
Nei laboratori Microsoft, poi, si sono cercati i limiti del “multi-tapping”: individuare, dunque, ogni possibile risposta anomala del sistema in caso di interazione con un numero elevato di individui di mani. Ciò è stato realizzato servendosi di un apposito simulatore e, a quanto si legge, non si è evidenziato alcun malfunzionamento neanche in presenza di molte, molte manipolazioni contemporanee.
Un ulteriore esame, svolto anch’esso con l’aiuto di un simulatore meccanico, è stato condotto per verificare le eventuali latenze: accertarsi, cioè, che movimenti molto rapidi non introducessero margini di errore inaccettabili ed altri parametri simili che potessero compromettere il feedback d’uso.
Non sono mancati applicativi di ricerca immagini, tutti basati sul tagging e diretti all’interazione con sistemi come Flickr : ricerca facile, assistita dai tag , che consente il reperimento e la manipolazione di foto della stessa categoria o di categorie simili.
Per i curiosi, numerose riprese dei test, dei macchinari di simulazione e dei risultati di impiego di questo SDK sono disponibili qui , mentre nel filmato di seguito un Program Manager di Microsoft dimostra in diretta come si utilizza l’SDK per manipolare gli oggetti, alterarne le proprietà, i comportamenti e vedere subito i risultati, direttamente sul “tavolo” di Surface.
Marco Valerio Principato