Disponibile per l’acquisto da qualche settimana anche in Italia insieme al modello Laptop 3, il nuovo Microsoft Surface Pro 7 è il più recente upgrade del celebre 2-in-1 che porta con sé novità in termini di autonomia, una maggiore potenza di calcolo, la porta USB-C e la ricarica rapida della batteria. Il Surface, finito nel laboratorio di iFixit per un immancabile teardown, è stato bocciato per quanto riguarda il suo indice di riparabilità.
Il nuovo Surface Pro 7 bocciato da iFixit
Il voto assegnato è 1/10, lo stesso del predecessore Pro 6. Difficile far peggio. L’analisi ha confermato che il design del comparto hardware interno è rimasto sostanzialmente invariato negli ultimi quattro anni, ovviamente se non si considera il salto generazionale delle singole componenti che continuano però ad essere saldate e incollate rendendo complicata la loro rimozione e sostituzione. E pensare che su questo fronte il già citato Surface Laptop 3 ha compiuto un piccolo passo in avanti, rendendo la memoria interna removibile, anche se Microsoft consiglia fortemente di affidare l’operazione a personale autorizzato e di non eseguirla in modalità fai-da-te.
Una volta rimosso il display, l’unico modo per accedere considerando che si tratta pur sempre di un tablet, quasi tutte le parti sono saldate, comprese la RAM e l’unità SSD. La batteria è invece difficile da estrarre poiché incollata.
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Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo il dispositivo è in vendita su Amazon nella versione “solo tablet” (dunque sprovvista di tastiera) a partire da 1.058 euro nella configurazione con processore Intel Core i5, 8 GB di RAM e SSD da 128 GB per lo storage.