Dopo un anno e mezzo di beta testing, Microsoft ha rilasciato la versione finale di Tag , la sua tecnologia mobile per la scansione dei codici a barre di tipo HCCB (High Capacity Color Barcode). In vista di questo traguardo, negli scorsi mesi BigM ha ampliato il numero di piattaforme per cui è disponibile la sua applicazione, che ora comprende – oltre ovviamente a Windows Mobile – BlackBerry, J2ME, Android, S60 e iPhone.
In questo post Aaron Getz, general manager della divisione Microsoft Tag, afferma che ad oggi la sua tecnologia è stata utilizzata per stampare oltre un miliardo di codici a barre (o “Tag”, come preferisce chiamarli Microsoft). “Nel solo mese di aprile negli Stati Uniti sono state pubblicate più di 20 milioni di riviste contenenti delle Tag” ha aggiunto Getz.
Similmente a QR Code , il tipo di codice a barre bidimensionale più diffuso in ambito mobile (soprattutto in Giappone, dove viene utilizzato un po’ ovunque), Microsoft Tag ha sostanzialmente la funzione di codificare delle informazioni in pochissimo spazio e di visualizzarle direttamente sul display di un telefono cellulare. Tali informazioni, generalmente costituite da indirizzi web, possono essere lette e decodificate da qualsiasi dispositivo mobile dotato di fotocamera e di un apposito software: basta puntare la fotocamera sul codice a barre e il gioco è fatto.
Nel caso di una URL, i lettori di codici a barre si incaricano di passare automaticamente il link al browser del dispositivo, così da fornire agli utenti un collegamento immediato tra un oggetto fisico – ad esempio un giornale, un dépliant, un prodotto o la teca che protegge un’opera d’arte – e una risorsa online (il sito di una società, un articolo di approfondimento, una pagina di Wikipedia ecc.).
“Oggi possiamo immaginarci un mondo dove ogni oggetto fisico può diventare una porta d’accesso verso un mondo di contenuti digitali: è possibile ottenere informazioni su un prodotto visto su una rivista, accedere a offerte personalizzate, comprare qualcosa sul posto od ottenere le indicazioni stradali per il negozio più vicino” spiega Getz.
Tra le più recenti iniziative italiane che si sono avvalse di Microsoft Tag c’è quella della città di Torino , che utilizza i codici a barre HCCB per fornire ai visitatori informazioni interattive relative alle principali attrazioni turistiche del capoluogo piemontese.
Il software per la lettura delle Tag è gratuito , come anche le funzionalità base fornite dal servizio tag.microsoft.com : per funzionalità base Microsoft intende la possibilità, da parte di chi pubblica le Tag, di codificare un link, una breve porzione di testo, un numero di telefono o un biglietto da visita in formato vCard. BigM fornisce anche una serie di servizi a pagamento che permettono ai clienti business di accedere a strumenti di analisi e reportistica dei dati e di geolocalizzazione real-time.
La tecnologia HCCB implementata in Tag è stata sviluppata da Microsoft, e al posto dei quadratini monocromatici di QR Code utilizza gruppi di triangoli inseriti in una griglia 5 x 10 o più grande: ciascun triangolo può avere quattro possibili colori. Questo sistema permette alla tecnologia HCCB di codificare, nello stesso spazio, un numero di informazioni notevolmente più elevato rispetto a QR Code . Un esempio di Tag è riportato qui sopra, e contiene la codifica dell’URL di Punto Informatico .
HCCB e QR Code sono entrambe tecnologie proprietarie , ma quest’ultima – creata nel 1994 dalla società giapponese Denso-Wave – è anche uno standard ISO/IEC.
A differenza dei molti software per leggere le etichette QR Code, che funzionano anche offline, Microsoft Tag Reader necessita di una connessione ad Internet : il motivo è che il programma non passa al browser il link diretto alla risorsa codificata nella Tag, ma una URL che rimanda al sito tag.microsoft.com . Questo passaggio addizionale, che in certe situazioni rende Microsoft Tag poco comodo o inutilizzabile, rappresenta per BigM l’unico modo per fornire ai clienti paganti certe statistiche , come il numero di volte che una tag è stata letta e la distribuzione geografica degli accessi. A tal proposito va detto che, al primo utilizzo del software, l’utente può scegliere se condividere o meno la propria posizione: una scelta che in seguito può essere cambiata dalle opzioni del programma. In ogni caso Microsoft garantisce che questo dato non viene utilizzato per identificare il singolo utente.
Nate in Giappone, le applicazioni mobili per la lettura dei codici a barre si stanno diffondendo sempre più anche in Occidente: tra le più popolari vi sono Amazon App for Android , Barcode Reader , e Google Shopper .
Microsoft Tag può essere installato collegandosi al sito http://gettag.mobi dal browser di un dispositivo compatibile.
Alessandro Del Rosso