Era passata alla storia come l’acquisizione più costosa decisa ai vertici di Microsoft, che nel 2007 si era assicurata il pacchetto azionario di aQuantive per un valore complessivo di 6,3 miliardi di dollari. Cinque anni dopo, il colosso di Redmond ha ascritto a bilancio la quasi totalità dell’operazione di acquisto dell’azienda pubblicitaria con base a Seattle .
Un affare che non ha dato i frutti sperati, quando BigM cercava di assalire il primato di Google nel succulento settore dell’advertising online. Sul bilancio previsto per il quarto trimestre d’attività finanziaria peseranno i 6,2 miliardi di dollari investiti in una società “che non ha portato alla crescita sperata” dal gigante statunitense. La divisione online advertising di Microsoft ha perso 2 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi.
“L’acquisizione di aQuantive continuerà a fornire strumenti per gli sforzi di Microsoft nel settore della pubblicità online – si legge in comunicato diramato dalla Grande M – ma si tratta di un’acquisizione che non ha portato al grado previsto d’accelerazione nella crescita”. La mossa di BigM ha dunque confermato i dubbi espressi dagli osservatori di mercato nel 2007. aQuantive non ha dato gli stessi risultati ottenuti da Google. (M.V.)