Microsoft Teams: denuncia antitrust in Germania

Microsoft Teams: denuncia antitrust in Germania

L'azienda tedesca Alfaview ha presentato una denuncia alla Commissione europea in merito all'integrazione di Teams in Microsoft 365.
Microsoft Teams: denuncia antitrust in Germania
L'azienda tedesca Alfaview ha presentato una denuncia alla Commissione europea in merito all'integrazione di Teams in Microsoft 365.

Dopo quella di Slack, che porterà quasi certamente all’avvio di un’indagine da parte della Commissione europea, Microsoft ha ricevuto un’altra denuncia in Germania. Secondo Alfaview, azienda con sede a Karlsruhe, l’integrazione di Teams in Office (Microsoft 365) danneggia la concorrenza.

Nuova denuncia per Microsoft

Slack aveva presentato una denuncia per evidenziare la condotta anticoncorrenziale di Microsoft. L’azienda di Redmond avrebbe abusato della sua posizione dominante nel mercato delle suite di produttività per integrare Teams in Microsoft 365. Una simile offerta non può essere replicata dai rivali che lamentano una diminuzione degli utenti.

A distanza di circa tre anni dovrebbe essere avviata un’indagine antitrust. La Commissione europea ha ora ricevuto anche la denuncia di Alfaview. L’azienda tedesca sottolinea l’incremento di utenti mensili ottenuti da Microsoft proprio grazie alla presenza di Teams nella suite di produttività.

Gli abbonati a Microsoft 365 possono quindi usare Teams gratuitamente, evitando l’acquisto di software concorrenti. Alfaview vuole che l’azienda di Redmond offra versioni di Microsoft 365 senza Teams, in modo da ripristinare una leale concorrenza sulla base delle funzionalità e del prezzo della licenza.

L’azienda tedesca evidenzia altri due precedenti simili nel comunicato stampa, ovvero l’integrazione di Media Player e Internet Explorer in Windows. In entrambi i casi, la Commissione europea ha multato Microsoft e ordinato la separazione dei software. Alfaview sottolinea inoltre un problema di privacy. Il garante tedesco ha vietato l’uso di Teams in scuole e istituzioni pubbliche perché i dati degli utenti vengono trasferiti negli Stati Uniti.

Un portavoce di Microsoft ha dichiarato che l’azienda collabora con la Commissione europea per trovare “soluzioni pragmatiche”.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
21 lug 2023
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