A distanza di quasi 4 anni dalla denuncia presentata da Slack arriva finalmente la prima decisione della Commissione europea sulle pratiche adottate da Microsoft. In base alla comunicazione degli addebiti, l’azienda di Redmond ha violato le regole antitrust per aver ostacolato la concorrenza con la vendita di Teams in abbinamento a Microsoft 365 e Office 365.
Microsoft rischia una pesante multa
La comunicazione degli addebiti tiene conto della denuncia di Slack del 2020 (indagine avviata il 27 luglio 2023) e di quella presentata da alfaview il 20 luglio 2023, in seguito alla quale è stato avviato un secondo procedimento nei confronti di Microsoft.
In base ai risultati preliminari dell’indagine, la Commissione ritiene che Microsoft abbia un posizione dominante nel mercato delle applicazioni SaaS, ovvero dei software ospitati sul cloud. Lo stretto legame tra Teams e le suite di produttività avrebbe ostacolato la concorrenza nel settore dei prodotti di comunicazione e collaborazione.
I clienti di Microsoft non hanno potuto scegliere se acquistare o meno l’accesso a Teams. Inoltre sarebbe stata limitata anche l’interoperabilità tra Microsoft/Office 365 e le soluzioni di terze parti. In seguito all’avvio del procedimento, l’azienda di Redmond ha iniziato ad offrire alcune versioni delle suite di produttività senza Teams (modifica successivamente estesa a tutto il mondo), ma questi cambiamenti non sono stati considerati sufficienti per ripristinare la concorrenza.
Microsoft può ora rispondere in forma scritta o chiedere un’audizione orale. In caso di conferma della violazione antitrust, la Commissione può imporre modifiche all’offerta o infliggere una sanzione fino al 10% delle entrate globali annuali. Salesforce (che ha acquisito Slack a fine 2020) ha espresso la sua soddisfazione. Microsoft ha invece dichiarato che si impegnerà per trovare le soluzioni migliori.