Anche se i rapporti tra le due aziende non sono mai stati idilliaci , Microsoft sembra ora intenzionata a migliorare la protezione anti-phishing di Google Chrome con la distribuzione di un nuovo add-on chiamato Windows Defender Browser Protection (WDBP). Il componente aggiuntivo usa la stessa tecnologia di Edge, browser che a detta di Redmond è in grado di difendere l’utente in maniera più efficace rispetto alla concorrenza.
Di fatto, con WDBP Microsoft intende implementare gli stessi meccanismi di protezione avanzata del suo browser proprietario, una tecnologia che secondo un rapporto del 2017 è in grado di bloccare il 99% dei tentativi di phishing contro l’87% di Chrome e il 70% di Mozilla Firefox.
La nuova estensione non sembra disabilitare la protezione base del browser di Mountain View, e di certo questa ennesima “concessione” alla concorrenza di una delle funzionalità esclusive di Edge non spingerà gli utenti a usare un browser mai particolarmente amato dal pubblico.
La distribuzione di WDBP non coincide in ogni caso con un drastico cambio nella strategia di Microsoft sulla centralità di Windows 10 e delle sue applicazioni “universali” (UWP), ambito nel quale la corporation ha ora rilasciato la nuova versione del tool specializzato Windows Template Studio (WTS).
WTS è un’estensione per Visual Studio 2017 pensata per “accelerare” lo sviluppo di app UWP, con la versione 2.0 che porta in dote un’interfaccia migliorata – grazie al feedback del team di VS – una migliore gestione dei template e l’adozione della piattaforma per i controlli NavigationView in concomitanza con il debutto della prossima versione di Windows 10.
Parlando di Windows 10, inoltre, i ritardi già accumulati a causa di alcuni bug dell’ultima ora sono destinati ad allungarsi: gli utenti del programma Insider hanno scoperto l’ennesima instabilità, questa volta riguardante il crash della app “Impostazioni” in certe condizioni di utilizzo. Nuovi test sono in corso per migliorare la qualità del codice.
Il futuro di Windows 10 è incerto, mentre quelli di OneNote è già stato scritto: l’applicazione per la collaborazione e la raccolta di annotazioni non verrà più aggiornata con nuove funzionalità, almeno nella sua variante desktop , poiché Microsoft ha deciso di forzare gli utenti a passare alla variante UWP del tool. Una versione che ancora manca di alcune funzionalità presenti in quella desktop.
Alfonso Maruccia