Cercare nel web informazioni su persone, prodotti o aziende con un motore di ricerca tradizionale può non essere il massimo della vita. Il laboratori Microsoft di Pechino sono dunque al lavoro su EntityCube , un engine di nuova concezione capace di facilitare tale compito fornendo in più una mappa dettagliata delle relazioni esistenti tra persone e le altre “entità” del mondo reale .
EntityCube “permette agli utenti di navigare attraverso i risultati della ricerca ed esplorare le relazioni tra le entità”. Disponibile attualmente sono in lingua cinese con il nome Renlifang (traduzione dall’inglese di EntityCube), il nuovo engine poggia sul lavoro di algoritmi automatici in grado di individuare ed estrapolare informazioni e correlazione tra entità all’interno delle pagine web, lavorando uno spettro che include celebrità e persone comuni, luoghi, organizzazioni e società.
Attualmente “le informazioni su una singola entità possono comparire in migliaia di pagine web diverse”, e anche se un motore di ricerca fosse in grado di scovare tutti le pagine rilevanti su quella entità “l’utente dovrebbe setacciarle tutte per averne una visione completa”.
EntityCube, al contrario, genera in maniera efficace (almeno stando a quanto sostiene Microsoft) sommari con tali informazioni a portata di mouse, generando una pagina biografica per ogni persona, un network di relazioni sociali, il più breve percorso di relazione presente tra due persone e tutti i titoli con cui quella persona viene chiamata online. È possibile anche navigare attraverso le varie relazioni tra entità seguendo le linee di collegamento corrispondenti.
In aggiunta a una auspicabile versioni in altre lingue oltre al cinese, tra i piani futuri di EntityCube gli sviluppatori prevedono di aggiungere alle “mappe” create per le entità i messaggi di Twitter, siti di viaggi, portali di social networking tradizionali e persino i messaggi spediti attraverso i software di instant messaging quali Live Messenger .
Parlando di modelli di business , infine, si prevede che il sistema possa generare utili attraverso l’advertising contestuale, o magari fornendo servizi accessori a quanti fossero interessati ad analisi e dati statistici sulla propria presenza online, sia che si tratti di privati che di aziende. “Al momento lo utilizziamo ancora per migliorare la ricerca, ma crediamo che tutta la conoscenza estratta da questo nugolo di dati possa far nascere molti servizi e appliance di rete”, dice l’assistente direttore dei labs Microsoft Wei-Ying Ma.
Alfonso Maruccia