Microsoft ha rilasciato con licenza open source il codice che impiega per la raccolta dei dati d’accesso delle reti WiFi .
Il rilascio di gran parte del codice sorgente del software impiegato per la raccolta dati sembra essere una mossa per calmare gli spiriti dopo la polemica che ha coinvolto prima Apple, poi Google e Microsoft, relativa alla localizzazione degli utenti: per dimostrare la sua volontà di trasparenza a supporto delle spiegazioni che fino ad adesso aveva dato a parole.
Redmond ha detto infatti che “il codice dimostra che sia il tipo che l’ammontare di dati sugli access point delle reti WiFi raccolti” con l’utilizzo di macchine si limitano a quelli che “ogni telefono, computer o altro dispositivo che si connette ad una rete WiFi è in grado di osservare”. E, in particolare, non vi sono dati relativi ai singoli utenti ma solo alle reti WiFi.
Claudio Tamburrino