La domanda di brevetto ‘891 depositata da Microsoft potrà far storcere il naso ai giocatori di videogame meno in forma che finora erano riusciti a sfuggire alla vocina recriminatoria da personal trainer puntiglioso della Wii Fit: ora la minaccia fitness rischia di arrivare anche su Xbox.
La tecnologia per cui cerca protezione Redmond, infatti, promette di collegare l’aspetto dell’avatar nel gioco alle reali “caratteristiche fisiche dell’utente, per inserire un grado di realtà nell’apparenza o nelle capacità” utilizzabili nel gioco. Questo permetterà, spiega Microsoft, “di legare l’avatar ad alcune caratteristiche fisiche per ingenerare buoni comportamenti (sani, virtuosi ecc)”.
Le informazioni saranno prese, secondo la domanda di brevetto, “o da parti terze specializzate nel raccogliere dati, o da una card sanitaria o da sensori fisiologici in tempo reale (in grado di misurare pressione sanguigna, battito cardiaco, colesterolo ecc.)”, superando in queso modo lo scoglio delle informazioni autoriferite. Circostanza che sembra essere già compatibile con l’atteso Project Natal.
Microsoft va poi oltre la logica dei Mii imbolsiti perché appartenenti a giocatori fuori forma, arrivando a premiare il giocatore virtuoso nelle dinamiche del gioco stesso: “Le capacità e il budget-tempo potranno essere determinate da questi indicatori”, così da incoraggiare all’esercizio fisico. O da punire in caso di comportamenti alimentari non appropriati.
Claudio Tamburrino