La trimestrale Microsoft descrive un gruppo in piena salute in ogni comparto. Mentre Office e Cloud tirano la volata, infatti, altri ambiti quali Surface e Xbox dimostrano una crescita del tutto florida che consente alle entrate di aumentare in modo considerevole nel trimestre in oggetto.
I numeri, anzitutto: 30,1 miliardi di incassi in un solo trimestre (+17% anno su anno) con un netto pari a 8,9 miliardi di dollari (in crescita del 35% rispetto al 2017).
Tale obiettivo è stato raggiunto sulla scia di differenti dinamiche tutte in trend positivo:
- l’aumento delle vendite nel comparto PC ha evidentemente premiato l’area Windows, benché in questo caso i risultati siano contrastanti: la versione Pro del sistema operativo per OEM è infatti in crescita del 14%, mentre la versione base è in calo del 3%. Questo dimostra come Windows ottenga i migliori risultati sui dispositivi di fascia alta, mentre sulla fascia bassa (ove rivali come i Chromebook dicono la loro) la concorrenza è più pressante;
- ottime le performance del mondo Surface, in crescita del 25% rispetto all’anno passato e per la prima volta oltre la soglia del miliardo di dollari di entrate: il prossimo Surface Go ed il prevedibile refresh della gamma potrebbero ulteriormente rafforzare il brand, offrendo così a Microsoft un nuovo importante appoggio per le entrate del prossimo futuro;
- Office 365 ha raggiunto la soglia dei 31 milioni di abbonati e mette a segno una crescita pari al 10%;
- i servizi cloud dell’area Azure crescono di un ulteriore 89%, portando l’intero comparto server&cloud ad una crescita complessiva del 26%: le scelte di Nadella in tal senso si sono dimostrate evidentemente azzeccate fin dalla prima ora;
- crescono anche Linkedin (+37%) e Bing (+17%, grazie ad un aumento delle ricerche registrate ed ai maggiori investimenti sul motore): quest’ultima voce potrebbe entrare presto in fibrillazione se la sentenza UE contro Google potesse aprire a Bing maggiori margini di trattative con i produttori di smartphone;
- +39% anche per il comparto Xbox, in attesa di nuovi bundle che possano portare alla vendita di maggior hardware oltre alla crescente offerta in contenuti e servizi.
Per l’intero anno fiscale 2018, Microsoft ha messo a segno entrate per 110,4 miliardi di dollari, con un aumento complessivo del 14%. In borsa è subito +3% nell’after-hour, superando i 100 dollari di quotazione per arrivare ai massimi di sempre (la quotazione è oggi doppia rispetto allo scoppio della bolla del 2001 e quadruplo rispetto alla crisi economica di inizio decennio).
Niente male per una azienda che negli ultimi anni ha dovuto affrontare alcune complicatissime sfide in vari aspetti “core” del gruppo.