Milano – Una trimestrale solida quella di Microsoft, all’insegna del nuovo corso Nadella che ben si rispecchia nei risultati presentati. La nuvola funziona, Azure e tutto quanto viene erogato come servizio attraverso di essa, e cresce pure Surface : il PC che gioca a fare il tablet sta crescendo, nonostante l’interesse attorno a questo fattore di forma sia andato scemando – almeno per quanto riguarda la concorrenza.
I risultati comunicati per il trimestre hanno superato le stime degli analisti: 22,3 miliardi di fatturato nel Q1 2017 (Microsoft ha già iniziato il suo nuovo anno fiscale), con un utile per azione da 0,76 centesimi che è sicuramente legato a doppio filo con con la crescita dell’8 per cento dei servizi della nuvola. Numeri per altro intaccati anche da un cambio al momento non particolarmente favorevole, ma compensati da una crescita del 116 per cento di Azure rispetto allo stesso periodo di un anno fa, del 40 per cento per Office 365 e dell’11 per cento per Dynamics. Anche Bing , molto criticato in passato, è ormai un business in attivo.
Sostanzialmente piatta la vendita di licenze Windows agli OEM (ma non cala), mentre cresce in modo significativo Surface: il suo fatturato arriva a superare i 900 milioni, e sebbene sia in calo rispetto ai trimestri precedenti (forse anche a causa della progressiva obsolescenza del Pro 4 di cui si attende un aggiornamento a breve) rimane comunque una realtà di cui tenere conto nello scenario del mercato PC generalmente non florido. Pensare che fino a pochi anni fa Microsoft era completamente fuori da questo settore , e ora ha almeno due prodottiè (il già citato Pro 4 e il Book) che di fatto sono tra i più interessanti nelle rispettive fasce di prezzo è senz’altro un buon segnale per Redmond.
Da rimarcare comunque la soddisfazione degli investitori persino per i numeri di Windows: la cura Nadella pare convincere loro e Wall Street. Manca all’appello Windows Mobile, che è incluso nella divisione che comprende Windows 10: ma per questo prodotto è facile pronosticare che Microsoft abbia finalmente deciso di rassegnarsi all’idea che non ci sia spazio per una terza forza nel settore. Meglio concentrarsi sul traghettare i propri prodotti su Android e iOS.
La nuvola comunque è e resta il futuro e il settore più promettente: gran parte della comunicazione e del marketing di Microsoft riguarda il cloud computing in ogni sua forma , le piattaforme di sviluppo di Redmond puntano tutto su Azure e gli altri servizi erogati on demand. Infine, resta in ballo solo l’acquisizione di Linkedin che vale parecchi miliardi di dollari: Microsoft ribadisce di puntare a chiudere l’affare entro la fine del 2016.
Luca Annunziata