Microsoft chiude il primo trimestre dell’anno fiscale 2013 con un il segno negativo: tutte le divisioni della corazzata di Redmond sono in calo, con una riduzione nelle vendite particolarmente sostenuta per il gruppo Windows. Prevedibile e previsto, visto l’imminente lancio di Windows 8, con prospettive future cariche di incognite.
I ricavi complessivi per il trimestre ammontano a 16,01 miliardi di dollari, riferisce Microsoft, una performance leggermente inferiore alle aspettative degli analisti di Wall Street (16,5 miliardi di dollari), e utili netti per 5,31 miliardi: performance inferiori del 22 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Analizzando i risultati per divisione , spicca fra tutti la contrazione del business Windows e Windows Live con un meno 33 per cento anno su anno e 3,24 miliardi di dollari di fatturato. Negativo anche il business Intrattenimento e Dispositivi con 1,92 miliardi di dollari e meno 94 per cento anno su anno.
Le note positive della trimestrale Microsoft comprendono le performance della divisione Server e Tool, che grazie alle vendite multi-licenza supera – per la prima volta nella storia della società – il fatturato della divisione Windows e cresce del 15 per cento. Ci sono poi 800 milioni di dollari di ricavi provenienti dalle pre-vendite agli OEM delle licenze Windows 8, che verranno conteggiati solo nei risultati del prossimo trimestre.
Il business Microsoft si contrae, come ampiamente previsto, alla vigilia di un importante passaggio generazionale che nel corso dei prossimi 12 mesi vedrà l’aggiornamento dell’intero parco prodotti software di Redmond e il lancio di novità hardware come il tablet Surface. A Windows 8 spetterà in particolare il compito di portare Microsoft in una nuova era, dice il management di BigM, e le prospettive (almeno quelle interne) sono positive se si prendono in considerazione gli oltre 1.000 sistemi già certificati per l’uso con il nuovo OS tutto piastrelle e marketplace. In attesa di scoprire l’indice di gradimento del pubblico: si tratta di aspettare solo qualche settimana, ancora.
Alfonso Maruccia