Microsoft ha annunciato un fondo destinato a finanziare i progetti di aziende per portare Internet a costi contenuti nei mercati al momento non connessi .
Redmond è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle grandi aziende IT ad interessarsi della questione del digital divide e interessata a trovare una soluzione al problema, creando così nuovi mercati e nuovi utenti. Google ha presentato diversi progetti legati a quell’obiettivo ed orbitanti intorno al suo Project Loon (palloni aerostatici da cui veicolare via laser le connessioni ad alta velocità alle zone digital divise) ed il fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg è addirittura intevenuto alle Nazioni Unite dove ha illustrato il proprio progetto per voler connettere il mondo intero entro il 2020, e la sua convinzione che l’accesso ad Internet sia uno dei fattori per eliminare le condizioni di povertà estrema. Un’occasione, quella della visita al palazzo di vetro, per tirare le fila del progetto Internet.org che permette a Facebook di stare in prima linea sul fronte del digital divide, e dell’offerta di servizi su mercati potenziali.
Proprio in quella occasione , coincisa con la visita negli Stati Uniti del Primo Ministro indiano Narendra Modi, il CEO di Microsoft Satya Nadella aveva annunciato un programma per portare Internet a 500mila villaggi indiani, sfruttando i cosiddetti white space cioè le frequenze non utilizzate dello spettro al momento destinato alle televisioni.
Ora Microsoft amplia il suo sguardo, ma a differenza di Facebook e Google esternalizza la ricerca di soluzioni : il fondo prende il nome di Affordable Access Initiative e promette finanziamenti alle aziende con progetti e programmi per permettere alle comunità digital divise di accedere ad Internet ed ai servizi cloud: Redmond vuole premiare le soluzioni low-cost alla connettività o anche metodi di business innovativi che permettano di risolvere il problema.
Ad ogni azienda ritenuta meritevole del finanziamento andrà una somma in media di 75mila dollari.
Claudio Tamburrino