L’attuale board di Yahoo! è il nemico numero uno per le mire espansionistiche di Microsoft sul fronte Internet: il gigante guidato da Steve Ballmer non è riuscito a piegare l’ostinazione di Jerry Yang, founder e attuale capo dell’azienda, e dei suoi più vicini collaboratori. Quindi ora si passa alla fase due.
In particolare, Microsoft ha affermato di essere pronta a tornare al tavolo delle trattative con il management di Yahoo se questo cambierà, in seguito all’assemblea degli azionisti prevista per il primo agosto.
In ballo tornerebbero le ipotesi di acquisizione così come le alleanze strategiche a tutto campo, sebbene Microsoft si sia astenuta dal dichiarare alcunché sull’eventuale valutazione dei titoli di Yahoo, una mossa comprensibile perché avrebbe esposto la propria posizione comprimendo spazi di trattativa con il futuro eventuale management.
Ma certo non si tratta di una dichiarazione di disponibilità casuale. Il leader degli ” azionisti ribelli “, nonché uno dei principali azionisti di Yahoo, Carl Icahn, il prossimo primo agosto potrebbe tentare di dar concretezza allo scontento per come il management dell’azienda ha agito nel trattare le profferte di Microsoft. Chi spera nel colpaccio, e nell’allontanamento dalla guida strategica di Yahoo di Yang, il suo founder, certamente è interessato a quel che Microsoft ha da dire in merito.
In questo senso Icahn utilizzerà le parole del big di Redmond per indicare agli altri azionisti le opportunità che si aprirebbero con un cambio ai vertici. Dalla sua, ha anche i risultati finanziari e commerciali di Yahoo che negli ultimi due anni non hanno certo brillato.